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Elezioni 2022: tre milioni di pugliesi chiamati alle urne

 
Alessandra Colucci

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Alessandra Colucci

Elezioni, il Comune di Bari fissa le modalità di voto domiciliare

Le elezioni Politiche del prossimo 25 settembre

Seggi aperti dalle 7 alle 23. Tutte le sfide dal Gargano al Salento: regna l’incertezza. L'invito al voto del presidente Emiliano e del sindaco di Bari Decaro

Domenica 25 Settembre 2022, 08:23

13:04

BARI - È il giorno della scelta per i 3.217.703 pugliesi chiamati al voto per eleggere 40 parlamentari. I deputati che approderanno a Roma sono 27, dei quali 10 nei collegi uninominali e 17 nei collegi plurinominali. Sono invece 13 i senatori (5 negli uninominali e 8 nei plurinominali). Le sezioni aperte nella regione sono 4.028.

i duelli Big nazionali contro esponenti della pugliesità più genuina; volti noti contrapposti a chi, da anni, lavora nel territorio. Le sfide regionali che oggi contribuiranno a decretare il nuovo assetto del Parlamento sono molte e, in alcuni casi, dall’esito imprevedibile.

La più difficile da decifrare è quella dell’uninominale della Camera per Bari, dove, a confrontarsi, sono due personalità diametralmente opposte. Il centrosinistra punta sull’esordiente Luisa Torsi, scienziata barese di fama internazionale, sostenuta con impegno da tutta la coalizione, mentre il centrodestra risponde con Davide Bellomo, capogruppo della Lega alla Regione, intorno al quale si sono raccolte le speranze di ripartire per la futura riconquista del capoluogo. Una sfida in bilico dove lo scarto potrebbe essere davvero minimo. Anche perché a giocare il ruolo del guastatore c’è Alberto Claudio De Giglio, ingegnere e comunicatore scelto dal M5S che accarezza l’idea del «colpaccio», mentre il tandem Calenda-Renzi del Terzo polo punta sul consigliere municipale Stefano Franco.

Un altro duello dagli esiti assolutamente incerti è quello che vede contrapposti, sempre per la Camera, nel collegio uninominale Bari-Molfetta, la conduttrice televisiva Rita Dalla Chiesa, per il centrodestra, e l’ex sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio per il centrosinistra. Da un lato, il famoso volto della tv, dall’altro un esponente del territorio. Un braccio di ferro nel quale proveranno a inserirsi il costituzionalista Nicola Grasso, in corsa per il M5S, e Benedetto Grillo, il nome scelto dal Terzo polo.

Anche a Lecce, e ancora una volta nell’uninominale, si gioca una sfida considerata in bilico: stavolta si tratta del Senato, dove l’ex assessore regionale alla Sanità, l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, in corsa per il centrosinistra, dovrà vedersela con il segretario regionale della Lega, il parlamentare uscente Roberto Marti, mentre Antonio Trevisi per il M5S e Alfredo Pagliaro per il Terzo polo, pure in questo caso, avranno il ruolo dei guastatori per un duello tutt’altro che deciso.

Domina l’incertezza anche nei collegi plurinominali, i cosiddetti «listini». Qui, a confrontarsi, sono due modalità di intendere le candidature perché se Pd e Sinistra hanno scelto i volti espressione del territorio, gli altri partiti hanno puntato sui grandi nomi, spesso anche direttamente sui leader. Uno su tutti quello di Giorgia Meloni, capolista FdI nel collegio 2, Bari-Molfetta, mentre un altro leader dei meloniani, l’ex governatore Raffaele Fitto, è capolista al collegio 4, quello di Lecce. Stessa linea scelta da Forza Italia: Rita Dalla Chiesa, oltre che nell’uninominale, è candidata, capolista, anche nel collegio plurinominale di Bari-Molfetta, mentre Licia Ronzulli, fedelissima del Cavaliere, è capolista nel grande collegio pugliese del Senato; stessa posizione per il leader della Lega Matteo Salvini, capolista per il Senato. Sempre in tema di big, ha scelto di correre in Puglia per la Camera anche l’ex premier Giuseppe Conte, attuale guida del M5S: originario di Volturara Appula, è il capolista del plurinominale di Foggia. In Puglia è scesa anche il ministro uscente Mara Carfagna che, dopo la rottura con Fi, è capolista in tutti i collegi plurinominali della Camera per Azione-Italia viva - alle sue spalle, nel collegio di Bari-Molfetta, c’è il dg Arpal in aspettativa Massimo Cassano, già sottosegretario - e, sempre in Puglia, è candidato Gianluigi Paragone, capolista del plurinominale di Lecce, per il suo movimento Italexit.

E poi ci sono i big locali, in molti casi noti anche a livello nazionale. Come il vicepresidente del M5S, il tarantino Mario Turco, che guida il listino del Senato, stessa scelta dell’ex ministro Pd Francesco Boccia, capolista per il centrosinistra. Anche il Terzo polo scommette su un nome pugliese come capolista al Senato: il viceministro uscente Teresa Bellanova. Infine, tra gli uscenti ricandidati, ci sono il sottosegretario alla giustizia Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) che correrà nell’uninominale di Bari-Bat per il Senato e il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso (Lega) in corsa alla Camera nell’uninominale di Altamura.

Il presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha votato questa mattina nella scuola Rita Levi Montalcini di Torre a Mare (Bari). «Spero oggi vengano a votare tante persone perché votare è un momento di democrazia - ha detto Decaro - . L’unico partito che non può vincere oggi è il partito dell’astensionismo. Ricordiamoci sempre che con quella matita non stiamo mettendo soltanto una croce su un simbolo o su un nome, ma stiamo disegnando il futuro del nostro Paese».

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