Passa lo straniero. Sul treno dei desideri che all’incontrario, da nord a sud, va. Fino a Lecce, da Roma, Firenze, Bologna, Milano e oltre. Passa per Foggia, Barletta, Bari. Gremito di stranieri.
Statunitensi, brasiliane, europei, orientali. Per tutti, destinazione Apulia. Questa nostra terra che si appresta a rinnovare il governo regionale e non smette di sfornare anche nel giorno del Santo Patrono d’Italia centinaia di forestieri. Tanti, da lasciare a terra connazionali costretti ad arrabattarsi con convogli alternativi, da sette ore e più. Tanti, da meritare l’aggiunta di un paio di vagoni in più, almeno. Sfreccia per la Campania, il Frecciarossa, prima di svoltare ad Est, attraverso il beneventano e valicare i confini tra le due regioni gemelle prossime alla tornata elettorale. Vagoni pieni per ogni dove, soprattutto in prima. «Mi fermo per due mesi a Monopoli» ci aveva detto nella Lounge a Termini l’indiano emigrato in California quarant’anni fa che ora ha deciso di lasciarsi alle spalle Los Angeles e trasferirsi nel Bel Paese. Lui, che confessa di essere il cugino di Sonali Senroy Dasgupta ultima moglie di Roberto Rossellini, morta nel 2014 a Roma. «Il sogno americano non esiste più, siamo tutti terrorizzati da quello che sta succedendo da noi con Trump. E per me che sono da sempre un democratico, è ancora più difficile accettare tutto quello che sta succedendo lì».
Sfreccia ora la Freccia. La carrozza ristorante gremita di altri stranieri, in coda per la pausa pranzo. «Orecchiette al sugo, please» reclamano padre e figlio dall’Ohio. «And extra coke» si lancia il giovane pargolo mentre assapora già con gli occhi la doppia porzione che esce fumante dal microonde. Mentre io e Giulia, addetta alla sicurezza sul lavoro proprio per la stessa azienda ferroviaria, ci guardiamo, uno a fianco dell’altra, per nulla invidiosi di quella portata. È il nostro turno ora. «Offro io» mi lancio per conquistare un posto in più, davanti altri strangers in coda per più leccornie nostrane. Prosecco e patatine a me e piadina all’acqua minerale per lei. Take away, io, nella mia vicina carrozza, la numero 2, dove un trio di brasileiras, over sixty da Sao Paulo sta stappando vino rosso. Anche per loro destinazione Salento felix. E non è la prima volta. Accendo le cuffie con Spotify e mi sintonizzo sui brani che mi piacciono con Agua de marzo, Festa do interior, Samba de una nota sola. Con una auricolare a me e una a lei, scivola veloce il treno dei desideri verso la mia destinazione.
È ora di prepararsi. Scendo a Foggia, non per i foggiani ma per raggiungere il Santuario più famoso d’Italia. È festa il 4 ottobre d’Italia a San Giovanni Rotondo per il santo francescano del ventesimo secolo. Mi fermo qui. Con la Freccia di Puglia che riparte invece gremita di quei pellegrini stranieri. Destinazione finale, il paradiso della nostra Apulia.