Evitiamo di scrivere la Regione che non c’è! Iniziamo a definire alcuni percorsi per chi desidera candidarsi alla Presidenza della Regione Puglia. È fondamentale avere subito chiaro l’ambito di azione del futuro presidente, eludendo le solite frasi fatte su quanto sia importante ascoltare i pugliesi. Cerchiamo, inoltre, di prevenire l’arrivo di figure che si presentano come «unti del Signore».
Sarebbe interessante avviare un dialogo interno, una sorta di Conferenza dei Servizi tra sindaci consolidati e neo sindaci. Questo potrebbe essere la base di una campagna elettorale concreta e costituire una base solida su cui far intervenire successivamente i rappresentanti delle forze culturali, della ricerca e delle realtà produttive della nostra regione. Il recente G7 ha mobilitato molti interlocutori operativi. Le forze politiche dovrebbero ricontattarli per raccogliere le loro indicazioni.
La stampa locale, forte dei propri operatori e con i propri spazi di informazione, potrebbe fungere da catalizzatore per un progetto autentico di Puglia, prima che la «benedetta campagna elettorale regionale» ci sommerga di promesse irrealizzabili e trasformi la regione in una sorta di «isola che non c’è». In conclusione, è essenziale che chiunque aspiri a guidare la Regione Puglia lo faccia con una visione chiara e concreta, basata su un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte. Solo così potremo evitare di essere sommersi da promesse impossibili e costruire una regione che risponda davvero alle esigenze dei pugliesi. La collaborazione tra gli «uomini di buona volontà» sarà la chiave per un futuro prospero e sostenibile per la nostra amata Puglia. Ovviamente, non può mancare un coordinamento di una leadership che non solo ascolta, ma che dialoga attivamente con il territorio. Immaginiamo il percorso. La sostenibilità ambientale, specie in Puglia, è un tema di grande importanza. Parliamo di una strategia che mira a integrarla in tutte le politiche, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo che sia presente nel lungo termine.
Altro esempio sono i cambiamenti climatici che influenzano negativamente l’agricoltura, la biodiversità e la disponibilità di risorse idriche. La gestione dei rifiuti solidi urbani e industriali è una sfida continua. L’erosione costiera minaccia le infrastrutture, gli habitat naturali e le attività economiche legate al turismo. Affrontare queste sfide richiede un approccio integrato e sostenibile, coinvolgendo le parti interessate, dalle istituzioni pubbliche ai cittadini. Non più periferie lontane, ma trasformiamole dappertutto in centri di ascolto sociale con maggiore sensibilità. La Puglia che vogliamo non è un’isola lontana, ma una realtà tangibile che possiamo costruire insieme.