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L’attualità di Maritain tra «persona nuova» e umanesimo sociale

L’attualità di Maritain tra «persona nuova» e umanesimo sociale

 
Antonio Derinaldis

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Antonio Derinaldis

L’attualità di Maritain tra «persona nuova» e umanesimo sociale

Sono trascorsi cinquant'anni dal quel 1973 e la dinamicità del pensiero di Maritain ci avvolge, travolge e coinvolge nella ricerca permanente senza sosta alla ricerca del bene comune nella costruzione dell’homo novus

Giovedì 07 Dicembre 2023, 13:00

«La lezione democratica di Maritain non è solo politica ma anche pedagogica, poiché il pensatore francese ha consapevolezza che alla democrazia occorre educare: Maritain pertanto propone una filosofia dell’educazione liberale per tutti, che si realizza attraverso un’opera di decondizionamento per un verso e di promozione della personalità per l’altro». Così scrive Giancarlo Galeazzi in una delle sue opere nel 1984.

Sono trascorsi cinquant'anni dal quel 1973 e la dinamicità del pensiero di Maritain ci avvolge, travolge e coinvolge nella ricerca permanente senza sosta alla ricerca del bene comune nella costruzione dell’homo novus, della persona nuova. «A tal fine è necessario che l’educazione, che si trova oggi al bivio, sappia fare la sua scelta, riconoscendo la priorità e il primato dei fini sui mezzi, dei valori sulle tecniche (mezzi e tecniche che Maritain non intende sottovalutare, ma solo collocare al loro posto)» ci ricorda sempre Galeazzi. Da quel 1973, in questi cinquantanni di storia, si è vero, è cambiata la società. Sono subentrate differenti e numerose crisi da quelle ambientali a quelle belliche, da quelle economiche a quelle pandemiche, etc..

Maritain nella sua costruzione filosofica e pedagogica ha plasmato momenti sociologici dirompenti nell’individuazione, oggi come ieri, di una nuova grande crisi, quella «centrata sulla persona», nuova disuguaglianza da superare. L’educazione come sguardo «personacentrico» per un nuovo umanesimo che riparta dalla conoscenza con una sua propria missione, l’impegno, la partecipazione, l’attivismo che sostituisce la contemplazione. «Ogni socialismo non è, come il marxismo, necessariamente ateo; ma anche nelle sue forme non marxiste o al di là del marxismo, il socialismo procede da una concezione dell’uomo, del lavoro e della società gravata d’errori e di deficienze alla quale solo nuove sintesi potranno porre riparo».

Parole quest’ultime di Maritain che scavano profondamente nella passione accesa che arde nella «ricerca scientifica» di nuove somme di costrutto sociale. «C’è nell’umanesimo socialista un grande slancio verso verità che non si potrebbero trascurare senza gran danno e che interessano alla dignità umana». Questa affermazione di Maritain è centrale nell’incontro con l’umanesimo di impronta cristiana. E ancora dice Maritain: «Ma crediamo anche che ciò chiamiamo umanesimo integrale è capace di salvare e di promuovere, in una sintesi fondamentale diversa, tutte le verità affermate o presentite dall’umanesimo socialista, unendolo in modo organico e vitale a molte altre verità. Ed è in ciò che il nome stesso di umanesimo integrale ci sembra qui particolarmente adatto».

Maritain nel suo pensiero ha posto al centro la persona, il rinnovamento sociale, l’attualità dell’umanesimo tomista, ha fatto sua la teologia di San Tommaso: Ego sum qui sum.

L’umanesimo dell’impegno di Maritain nell’esistere e soffrire con il popolo e nell’educazione alla democrazia trova straordinaria attualità nel rispetto della dignità dell’umano, della persona, sia donna o uomo, della sua correlata e connessa creatività dell’esistere. «La donna nuova deve opporsi alla guerra e alle condizioni disumane di lavoro, non confidando unicamente sui sentimenti di pietà, ma in nome della ragione scientifica, che non reprime i desideri del cuore, ma li esprime e li sostiene» (Maria Montessori).

Integralità e non integrismo, l’importanza del passaggio a una nuova età di civiltà, l’attivismo che sia oltre la contemplazione. L’umanesimo integrale è umanesimo dell’impegno, umanesimo democratico, cattoriformismo comunitario, il bene comune chiamato «persona», in particolare oggi è «persona nuova». Quell’ umanesimo dello sviluppo integrale che Papa Francesco nella Laudato Si definisce «ecologia integrale».

Oggi, a cinquantanni di distanza dalla scomparsa di Maritain, ci sono forme di aggregazione sociale che hanno colto questo grido, grido che è appello alla comunità, che promuove modelli nuovi di umanesimo sociale organizzato, vedi il modello del sindacato delle persone della UIL in Italia. Grazie Jacques Maritain, ci hai insegnato l’attività pratica delle relazioni sociali inter homines ma anche l’educazione alla democrazia. Riferendosi alle persone Maritain ci lascia per sempre questa esortazione: «Di che cosa hanno bisogno prima di tutto? Hanno bisogno di essere amati; di essere riconosciuti; di venire trattati come essere umani; di sentire rispettati tutti i valori che ognuno porta in sé». E così proiettati verso il futuro, oggi come ieri scopriamo nuovamente l’umano e inizia il «movimento delle persone».

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