Il Salento nel segno di quella che è ormai un’industria turistica. Ieri alle 18 al Must di Lecce si è tenuto il secondo talk della rassegna «èLecce» dal titolo «Lavoro, turismo, benessere». Moderato dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza - onori di casa affidati a Ezio Candido - l’incontro ha visto la partecipazione di Paolo Perrone, già due volte sindaco di Lecce e oggi presidente dell’Istituto poligrafico di Stato, Maurizio Maglio, presidente di Confcommercio, Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato, e Nevio D’Arpa, ceo e founder di BTM Italia. Nel suo intervento, Paolo Perrone sottolinea come, in quanto direttore dell’Istituto poligrafico e della Cassa depositi e prestiti, il turismo sia curato in maniera solo marginale e principalmente per quanto riguarda opere artistiche di particolare valore. Da ex amministratore pubblico riconosce, però, il grande ruolo di Lecce e della crescente riconoscibilità di diverse aree della Puglia, Salento compreso, un fenomeno affermatosi in anni recenti. Il nodo centrale resta quello dei trasporti e delle infrastrutture, per cui sarebbero necessari lavori e grandi opere che oggi in Italia richiederebbero tempistiche difficili da realizzare.
Nevio D’Arpa ricorda che quest’estate l’aeroporto di Brindisi ha registrato 3,5 milioni di passeggeri e Bari oltre gli 11. «In Puglia manca ancora un palacongressi e, nonostante il lavoro svolto con Btm alla Fiera del Levante, le strutture pienamente agibili sono poche». Un’altra questione è l’intermodalità, soprattutto il collegamento dell’ultimo chilometro, ambito nel quale anche i privati dovrebbero essere coinvolti. La spinta positiva è data, invece, «dal fatto che la destinazione continua a essere ambita e che si è lavorato molto sulla promozione turistica. Con un pil nazionale medio del 14 per cento e quello pugliese al 16 per cento, il settore si comporta ormai come una vera industria». D’Arpa richiama inoltre il ruolo delle Dmo (destination management organization), che «rafforzano con efficacia il coordinamento territoriale».
Luigi Derniolo osserva che il turismo sta cambiando e che gli artigiani devono adeguarsi a nuove esigenze e a un pubblico più attento alla qualità e ai servizi. Anche per lui «le infrastrutture restano la principale urgenza. Questo rende difficile la destagionalizzazione». Secondo Derniolo, servono più servizi, più collegamenti e rapporti più solidi non solo con le città italiane ma anche con quelle straniere, soprattutto del Nord Europa, da cui proviene gran parte del turismo.
Per Maurizio Maglio, «negli ultimi vent’anni la Puglia ha compiuto passi da gigante grazie alla promozione del marchio territoriale e alla lungimiranza degli operatori turistici, che hanno saputo investire anche in tempi non sospetti. Ora, però, occorre iniziare a governare il fenomeno turistico con una programmazione capace di definire il tipo di turismo desiderato e gli obiettivi del territorio». Accodandosi alla criticità dei trasporti, Maglio ricorda anche la tempistica improponibile per il trasporto sul territorio e destinata agli abitanti del Salento. «I servizi pubblici sono insufficienti e, pur essendo un problema noto, non vengono adottate soluzioni concrete». Maglio evidenzia come Lecce e Taranto siano tra le province più penalizzate: raggiungere l’aeroporto o la stazione del capoluogo è complicato.
Il ciclo di talk si chiuderà il 6 dicembre, sempre al MUST e sempre alle 18, con l’incontro dedicato al tema Patrimonio artistico e culturale.
















