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Da Siviglia a Foggia: «Sono la barbiera», ecco Luana, l'unica parrucchiera per uomo in città

 
Alessandro Salvatore

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Alessandro Salvatore

Da Siviglia a Foggia: «Sono la barbiera», ecco Luana, l'unica parrucchiera per uomo in città

«Lo devo a mio padre che mi ha insegnato il mestiere»

Domenica 23 Ottobre 2022, 11:59

«Rasori e pettini, lancette e forbici, al mio comando tutto qui sta... ». Se ti ritrovi a Foggia al numero 171 di viale Colombo, ti sembrerà di ascoltare l’aria lirica del Figaro factotum di Gioacchino Rossini. Da un sessantennio a quest’indirizzo della città esiste una saletta da barba, «che mio padre Carlo, dai suoi avventori conosciuto come Carletto, ha aperto nel 1964 e che nel 2008, quando lui è scomparso a causa di un brutto male, mi ha lasciato in eredità coi suoi insegnamenti» racconta alla «Gazzetta» Luana Delle Noci, unico barbiere donna per soli uomini del Foggiano. Nel 2019, racconta, «la mia svolta professionale», quando ribattezza la bottega del caro papà custode degli aneddoti dei frequentatori della sala di un tempo dedita al chiacchiericcio, da «Lord Charles» a «El Barbero de Sevilla».

Il nome del negozio nasconde il «segreto» delle virtù della quarantenne figlia del maestro, che sul viale del suo tramonto l’ha accompagnata al mestiere, permettendole di fare il primo taglio di capelli a un uomo nella sua bottega quando aveva ventisei anni «e ricordo che andò piuttosto bene dopo le tante prove alle testine».

Il nome del salone di Delle Noci, ricercata dai clienti che giungono finanche da fuori provincia perché fedeli alla moda definita «luanesca», riporta alla terra «che è ormai la mia seconda casa»: Siviglia. Nella città-madre del maneggione barbiere dell’opera buffa rossiniana, Luana si reca più volte all’anno per specializzarsi in una delle dieci migliori accademie de peluquerìa. A riconoscimento dei suoi studi nel centro andaluso, vi è una lama lucente marchiata dall’accademia che campeggia in una delle vetrinette «rivelatrici» della sua mansione. «Credo nella formazione, per stare al passo coi tempi devi migliorarti sempre». La tecnica sivigliana di taglio con cui si contraddistingue la barbiera è iconicamente rappresentata da una sua foto baffuta sull’ingresso della bottega. Sotto di questa è in «dolce compagnia» dell’idolo Elvis Presley. Il «profeta» del rock accompagna con le sue ballate le giornate lavorative di Luana («‘O sole Mio è la mia preferita»), durante gli appuntamenti singoli col cliente, il quale affida capelli e barba al gestore sapiente in quella che diventa una seduta di benessere. «Come il Barbiere di Rossini la vita dei frequentatori è nelle mie mani? Paragone simpatico, diciamo che durante l’appuntamento l’uomo si rilassa, lasciando i problemi fuori dal negozio. Se qualcuno si è mai innamorato di me? Sono professionale, questo “pericolo” non è contemplato» risponde l’artigiana delle forbici, la quale confessa che «da quando ho aperto tredici anni fa ad oggi i preconcetti di genere nei miei confronti si sono notevolmente ridimensionati».

Al fianco della poltrona rossa è appesa la foto di papà all’opera. È un’istantanea in bianco e nero che riporta a quei saloni gestiti dai migranti italiani negli Stati Uniti, la terra di Elvis, il quale, proprio dal 1964, anno di fondazione della bottega di viale Colombo, ebbe in Larry Geller il parrucchiere personale a cui confidava i suoi tormenti esistenziali. Alcune risposte ad essi il cantante col ciuffone che si aggraziava con grasso da scarpe nero, li ebbe dal karate. L’arte marziale giapponese che il mito di Tupelo apprese durante il suo servizio militare in Germania nella Guerra Fredda, è un altro elemento in comune con Delle Noci: «Seguo l’Ai-Jutsu, disciplina giapponese che lavora sul benessere psicofisico. Pratico quest’arte orientale a Foggia, dove vi è la Kriya Yoga, unica per il genere marziale in Puglia». Utilizzando la spada samurai della Katana, simulando un combattimento contro «il nostro peggior avversario, ovvero noi stessi», Luana disegna linee morbide e perfette nello spazio. Proprio come nella sua azione sulla setola degli uomini. «La mia tecnica? Saper usare le forbici» risponde Luana indicando un paio di cesoie lucenti poste in una teca. «Quella è una lama Kami, viene dal Giappone, il suo nome riporta alla spiritualità». A Foggia, dentro la barberia di viale Colombo, ci trovi un mondo.

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