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Ecco la vera tomba di San Nicola: a Demre le rovine della chiesa dove i 62 marinai baresi trafugarono le spoglie

 
Armando Fizzarotti

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Armando Fizzarotti

Ecco la vera tomba di San Nicola: a Demre le rovine della chiesa dove i 62 marinai baresi trafugarono le spoglie

Nella provincia di Adalia, a nord-ovest di Cipro la città che sorge sui resti di Myra, dove Nicola svolse il suo ministero di Vescovo

Sabato 22 Ottobre 2022, 13:06

«Abbiamo scoperto la tomba originaria di San Nicola». La notizia, che potrebbe essere di portata storica, viene dalla Turchia, dove un gruppo di studiosi locali ha annunciato di aver individuato la prima tomba del Patrono di Bari, una delle figure più venerate della Cristianità, fra le rovine dell'antica chiesa a lui intitolata che fa parte del parco archeologico di Demre (nella provincia di Adalia, sulla costa del Mediterraneo a nord ovest di Cipro).

Demre è la nuova città che sorge sulle rovine di Myra, l'insediamento nel quale Nicola svolse il suo ministero di Vescovo. Nicola nacque nel 270 e morì nel 343 senza mai lasciare la sua terra, venendo quindi seppellito nella chiesa di Myra.

Quando poi nel Medio Evo la cittadina fu assediata dalle armate dei musulmani, nel 1087 da Bari partì una squadra di 62 tra marinai e commercianti che trafugò dal sepolcro originario gran parte delle ossa custodite dai monaci locali (circa il 70% dello scheletro, a partire dal teschio, è stato calcolato) e le portò a Bari, dove furono infine deposte nella Basilica costruita per l'occasione nella Città Vecchia. Nel 1100 un colpo di mano analogo a quello dei baresi fu compiuto dai veneziani, che da allora custodiscono e venerano nella chiesa di San Niccolò al Lido il secondo «lotto» più consistente di quei resti umani.

Ma torniamo ai giorni nostri, in Turchia. L'antica chiesa del parco archeologico di Demre è in realtà un edificio che ha almeno due stratificazioni edilizie: risulta infatti che l'edificio esistente fu realizzato nel 520 sulle rovine di una chiesa più antica, molto probabilmente quella dove il Vescovo Nicola svolgeva la sua attività pastorale.

Alla fine del XX secolo sono iniziati i primi scavi archeologici. Attraverso questo lavoro, i ricercatori hanno scoperto le fondamenta della prima chiesa, ricoperte da molti metri di sabbia e fango, sotto un pavimento in parte costituito da piastrelle e in parte a mosaico.

E giusto la scorsa settimana, Osman Eravsar, presidente del Consiglio regionale per la conservazione del patrimonio culturale di Antalya, ha annunciato la scoperta della tomba di San Nicola alla base di un affresco raffigurante Gesù. Quando il contingente barese rimosse le ossa del Santo nell'XI secolo, hanno detto gli studiosi, spinse da parte anche alcuni sarcofagi, modificandone la posizione originaria, e ruppe il pavimento. Eravsar ha detto che «Il sarcofago di San Nicola doveva essere posto in un luogo speciale, e cioè la parte con tre absidi coperta da una cupola. Lì abbiamo scoperto l'affresco raffigurante la scena in cui Gesù tiene una Bibbia nella mano sinistra e benedice con la mano destra». È stata inoltre trovata una piastrella di marmo con incise le parole greche «come grazia» che potrebbe essere l'oggetto con il quale era stato indicato il luogo esatto della tomba.

È stato inoltre notato che la somiglianza dell'antico edificio sacro di Demre con la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme supporta ulteriormente la teoria, poiché entrambe le costruzioni condividono caratteristiche architettoniche simili, come una cupola incompiuta in cima, aperta, segno di collegamento di San Nicola con la storia della crocifissione e dell'ascensione di Gesù al cielo.

La chiesa è ora nella lista provvisoria dell'Unesco per diventare un sito del patrimonio mondiale.

È questa la seconda scoperta di rilievo proveniente dalla Turchia, riguardante San Nicola. Qualche settimana fa un altro gruppo di archeologi annunciò infatti il ritrovamento di un antichissimo ciondolo raffigurante il Santo fra le rovine della Basilica bizantina sul fondo del lago di Iznik, città della Turchia che si trova 130 chilometri a nord est da Istanbul, nella provincia di Bursa. Iznik sorge sui resti dell'antica Nicea, dove nel 325 per iniziativa dell'Imperatore Costantino I si svolse il primo Concilio della Cristianità. Concilio al quale secondo la tradizione partecipò anche il Vescovo Nicola, grande oppositore della teologia eretica di Ario.

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