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Addio a Taccardi, l’ultimo puparo: erede della storica famiglia di Canosa

 
Paolo Comentale

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Paolo Comentale

Addio a Taccardi, l’ultimo puparo: erede della storica famiglia di Canosa

Appello alla Regione per i musei diffusi delle marionette

Domenica 07 Maggio 2023, 08:12

15:47

È scomparso Salvatore Taccardi, ultimo esponente di una storica famiglia di pupari pugliesi. La famiglia Dell’Aquila-Taccardi ha dato vita alla originale epopea delle marionette di Canosa. Si tratta di una delle pochissime compagnie di pupi che, a partire dal 1877, ha portato i suoi spettacoli in tutta la Puglia: dalle marine assolate alle Murge petrose, partecipando anche a prestigiosi festival del settore come quello di Acicastello in Sicilia nel 1978 vincendo il primo premio assoluto, in giuria l’indimenticabile Arnoldo Foà.

Per una amara beffa del destino qualche settimana fa è scomparso il professor Aldo Mosca, originale animatore di pupi con la compagnia Rinaldo in Campo.

Sono due perdite notevoli per il mondo della cultura pugliese, per la sua storia, per la sua identità più profonda. Da tempo, grazie alla costante preziosa opera di animazione culturale portata avanti da Giovanni Pansini, vice presidente della Pro Loco di Canosa, si sta definendo un progetto ambizioso per la realizzazione, tra Canosa e Corato, di due musei diffusi di pupi, aperti al territorio e capaci di misurarsi con le nuove tecnologie e con i linguaggi multimediali.

La Regione ha dimostrato un interesse per la realizzazione del progetto. Si tratta di raccogliere i pezzi della collezione Taccardi e Mosca, pupi, fondali, armature, scene, costumi per permettere al pubblico, alle scuole di ogni ordine e grado, ai turisti, agli appassionati, di poter conoscere questa tradizione teatrale tipicamente pugliese che a lungo è stata in qualche modo offuscata dai pupi napoletani e siciliani.

La prima volta che vidi le marionette di Canosa fu a Parma al teatro Regio nel marzo del 1979. La compagnia per l’occasione presentò, nella prestigiosa cornice di uno dei teatri d’opera più famosi al mondo, La Morte di Clorinda dalla Gerusalemme Liberata nella pregevole riscrittura in rima del 1927 di Ruggero Dell’Aquila.

Sul palco la compagnia si presentò al gran completo con Anna Dell’Aquila, Giuseppe Taccardi suo marito, i tre figli Sante, Sabina e Salvatore e l’amico di sempre Nicola Battaglia.

L’esito dello spettacolo fu memorabile lasciando il pubblico di stucco: una compagnia di pupari che veniva dalla Puglia, guidata da una donna. Due novità in un colpo solo. Ricordo, dopo tanti anni, il lungo affettuoso sincero caloroso applauso di allora.

I pupi sono un autentico tesoro nascosto. Non solo a Canosa con i Dell’Aquila-Taccardi ma anche a Corato, grazie all’impegno di una vita del professor Aldo Mosca. La sua è una vicenda esemplare: da piccolo è stato un appassionato spettatore dei pupi di Michele Immesi, che recitavano stabilmente per mesi interi a Corato nella famosa «Piazza delle marionette.» Una volta adulto Aldo ha ripreso con energia i sogni di infanzia creando una compagnia di pupi, Rinaldo in Campo, coinvolgendo tutta la famiglia.

Abbiamo fiducia che questo progetto di alto profilo civile ottenga il sostegno dell’Ente Regione in accordo con le amministrazioni comunali di Canosa e Corato.

E’ un debito che abbiamo contratto nei riguardi di chi ha portato in Puglia, e non solo, spettacoli straordinari. La nostra cultura è destinata all’estinzione se non ricordiamo da dove veniamo.

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