Un sequel del film cult Lacapagira? Gli indizi ci sono quasi tutti anche se l’attore e regista Paolo Sassanelli, compagno di scorribande di Dino Abbrescia, non lascia trapelare nulla. Ma sappiamo che in questo periodo con il regista Alessandro Piva sta pensando a un nuovo progetto filmico. Nel frattempo Sassanelli sarà domenica a Monopoli per chiudere l’edizione 2022 del Sudestival, rassegna diretta da Michele Suma. Dopo l’atteso momento delle premiazioni, in programma nella serata di domenica 20 a partire dalle 20 al teatro Radar, sul palco del Sudestival salirà l’ospite d’onore Sassanelli che presenterà al pubblico le sue opere prime. Si assisterà, infatti, alla proiezione del suo straordinario cortometraggio da regista Uerra, con Dino Abbrescia e Totò Onnis, il film breve, ambientato in una suggestiva Bari del 1946, che ha raccolto straordinari premi in tantissimi e prestigiosi festival di mezzo mondo. A seguire, la proiezione del suo primo lungometraggio da regista: Due Piccoli Italiani, con protagonisti lo stesso Sassanelli e il coprotagonista Francesco Colella e con Rian Gerritsen, Marit Nissen, Kenneth Herdigein, Tiziana Schiavarelli e la partecipazione di Totò Onnis e Dagmar Lassander. Il film racconta del rocambolesco viaggio attraverso l’Europa di due amici un po’ naïf in fuga da un paesino della Puglia, che si ritrovano catapultati in Olanda e poi in Islanda. Ma, come sappiamo, Sassanelli è tanto altro: cinema, teatro e fiction tv. Proprio in questo periodo è tra i protagonisti, nei panni di Augusto Di Giusto, della fiction di successo di Canale 5 Più forti del destino diretta da Alexis Sweet.
Nel futuro di Sassanelli, oltre al teatro, cinema e tv, cos’altro?
«È una gran bella cosa cominciare a pensare al ritorno della “normalità”. Ma è anche vero che come è cominciata la festa e la musica, si è sentita la vicina di casa Vladimir, che ha deciso di iniziare una guerra dopo due anni di sofferta tragedia Covid. Se pensiamo che molti russi sono imparentati con gli ucraini, possiamo dire che Putin è come se facesse la guerra alla sua famiglia. Stavamo iniziando a sorridere pensando che ce l’avevamo fatta, invece siamo qui davanti alla tv ad ascoltare le tragiche notizie di bombardamenti e morti. Come dire: e quindi uscimmo a riveder le stelle, solo che le stelle sono i missili».
Torniamo al senso della sua venuta al Sudestival. Contento di questo tributo?
«Sono felicissimo, tanto da aver cancellato altri impegni per essere a Monopoli. Mi piace rivedere il teatro Radar, incontrare le persone che lì ci lavorano e la città che mi piace assai. Spero non venga visto come una commemorazione, ma come un incontro dove sarò felice di raccontare la mia carriera e, soprattutto, parlare di questi due miei lavori che saranno proiettati».
Soddisfatto del ruolo che interpreta nella fiction “Più forti del destino”?
«Ne parlavo con Sergio Rubini (anche lui nel cast della fiction nel ruolo del commissario Pietro Lucchesi, ndr) quando l’abbiamo girata in Puglia, lui mi disse: “Quando ho cominciato a leggere il copione, preso dalla vicenda sono arrivato fino alla fine”. Stessa cosa è successa a me, la storia ti prende e vuoi sapere come va a finire. È un racconto molto intrigante, ben girato con un cast importante. Credo che avrebbe meritato un po’ più di attenzione promozionale. Ma io sono molto contento del lavoro che ho fatto».
Parliamo dei due lavori che saranno proiettati domenica al Sudestival. Contento del percorso che ha fatto “Due piccoli italiani”?
«Quando uno fa un film, pensa sempre di avere grandi riscontri. Ho imparato tantissimo da quel film, se un giorno tornerò dietro la macchina da persa lo farò solo ad alcune condizioni. Il film poteva fare più strada, comunque va bene così».
Decisamente attuale è il corto super premiato «Uerra».
«Sì, per me la “uerra” è un gioco, la guerra invece è brutta. A Bari vecchia, dov’è ambientato il film, gli anziani avevano vissuto la guerra realmente, l’unico modo per esorcizzarla è che i bambini giocassero a fare la “uerra”. È l’unica guerra possibile quella dei bambini».
A breve dove la vedremo?
«Ho appena finito di girare un film in Svizzera, poi riprenderò il teatro con uno spettacolo insieme a Dino Abbrescia e un altro con la grande Lucia Zotti. Infine, con il regista Piva stiamo pensando a un nuovo progetto filmico».