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Si torna a vivere... dopo panzerotti e tv

 
gianni ciardo

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gianni ciardo

Si torna a vivere... dopo panzerotti e tv

Finalmente liberi. Sì, finalmente liberi di uscire. I giorni scorsi mi hanno fatto ricordare quando in Italia c’era il COVID. Tutti a casa.

Lunedì 17 Febbraio 2025, 13:24

Buongiorno! Finalmente liberi. Sì, finalmente liberi di uscire. I giorni scorsi mi hanno fatto ricordare quando in Italia c’era il COVID. Tutti a casa.

Il COVID non c’è, per fortuna, ma c’è Sanremo! Si vede Sanremo per l’abbigliamento dei partecipanti, i trucchi, le pettinature, i tatuaggi, gli ospiti e solo dopo per sentire le canzoni che con i loro testi e le loro melodie ci ricordano che ci sono anche canzoni italiane.

A me è piaciuta, Imagine di John Lennon, cantata divinamente da due voci divine e universali come la stessa canzone. Tranquilli, non era in gara!

Per il resto, tutto bene, ci vediamo l’anno prossimo. È una promessa. Dove dovete fuggire? Sono cinque serate che vengono attese, specialmente dei baresi che con i panzerotti, le bombette, le cime di rape onorano tutte le canzoni comprese quelle del Festival, ma soprattutto la televisione.

E ora veniamo a noi. Siamo a febbraio. Devo dire che questo mese è carico di avvenimenti straordinari. Prima Sanremo, poi Carnevale, poi anche il compleanno di mio zio Ugo, mio nipote con la prima comunione e l’aumento dell’assicurazione per la festa degli innamorati.

Tutti, e per tutti intendo tutti quelli che si dicono innamorati.

Chi non lo dice non lo è. E chi lo dice che chi lo dice sia davvero Innamorato?

Per fortuna esiste l’ipocrisia che salva sia uno che gli altri.

Il rappresentante di questa favola degli innamorati è Valentino.

La festa ricorre il 14 febbraio di ogni anno. Ogni anno in questo giorno tutti sono innamorati; tutti gli altri giorni è permesso scannarci.

Valentino fu lasciato da Valentina.

I due erano seduti su una panchina ai giardinetti di Rieti.

Questa è la vignetta che li rappresenta su tutti i cartelloni pubblicitari.

Valentino e Valentina innamorati per antonomasia artificiale.

Quel giorno Valentina si accorse che Valentino aveva un’altra. Lo lasciò e sparì per sempre. Lui deluso si diede al commercio e aprì una sartoria per abiti eleganti.

Produceva abiti di lusso, camicie, calzini, scarpe e cappotti e tutto quello che rendeva elegante. Lei lo venne a sapere e tornò (per amore). Si presentò alla Boutique di Valentino pensando di fargli una sorpresa.

Era vestita elegantemente con un pantalone nero lucido, una camicia con papillon, dunque in smoking, stivaletti di coccodrillo, guanti e fra le dita un bocchino lungo con una sigaretta accesa che fumava. Valentina arrivò spavalda davanti all’ingresso della boutique, felice di incontrarlo, però ebbe una brutta sorpresa. Guardò in alto sulla vetrata e vide che c’era scritto «no smoking».

Pensò di tornare a casa, cambiarsi d’abito e togliersi lo smoking?

No, andò via e pensò che lui non voleva più saperne. E questo è amore? No, non è amore!

Certe volte l’abito non fa il monaco. Anche padre Cionfoli, pur avendo il saio, non era un monaco, quindi anche se Valentina avesse indossato degli stracci, Valentino per amore l’avrebbe fatta entrare?

Naturalmente non c’è da condannare nessuno, perché l’amore fa brutti scherzi.

Se uno o l’altra è innamorato è capace di fare qualsiasi cosa. Molte coppie, pur se c’è l’amore, si lasciano per colpa di un equivoco. Un amore può essere solo fumo senza arrosto, per cui se volete che tutto si riprenda nella maniera migliore, in casa mettete un cartello con su scritto «no Smoking»!

Capita l’antifona?

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