Domenica 05 Ottobre 2025 | 16:39

Mister Caserta resta in bilico: «La società mi è vicina ma c’è molto da lavorare»

 
Mister Caserta resta in bilico:  «La società mi è vicina ma c’è molto da lavorare»

«Vittoria fondamentale, ma ci manca ancora un assetto definito e un’identità». Chissà se la prima vittoria in campionato gli basterà

Domenica 05 Ottobre 2025, 13:30

Chissà se la prima vittoria in campionato gli basterà. Il Bari si sblocca, pur tra mille affanni, forse soltanto grazie ad un episodio che segna la svolta alla sfida con il Padova, ovvero il fallo da ultimo uomo su Moncini che realizza il rigore del pari e apre ad una mezzora in superiorità numerica, capitalizzata dal «ribaltone» firmato Cerri.

Tre punti che, almeno in teoria, dovrebbero rappresentare un sospiro di sollievo per il tecnico calabrese, evidentemente in discussione. Ma se la società cercava la prestazione prim’ancora del risultato, allora la posizione del mister di Melito di Porto Salvo resta fortemente in bilico. Perché la squadra continua a non dare alcun cenno di crescita: slegata, sfilacciata, lunga, incredibilmente fragile, come dimostra il sesto svantaggio incassato su sette incontri. Roba da record. Così come sembra una chimera l’opportunità di chiudere 90’ senza reti al passivo: zero clean sheet in 630’. E senza gli interventi di Cerofolini, il conto sarebbe ancora più salato. La sosta arriva al momento giusto quantomeno per provare a riordinare le idee. Scontato che alcune riflessioni saranno effettuate e anche a stretto giro. Perché se davvero la società vorrà procedere al cambio di tecnico, la decisione non potrà slittare oltre l’inizio della prossima settimana.

Nel frattempo, trapela qualche indiscrezione su chi potrebbe essere contattato: difficile (ma non escluso a priori) il ritorno di Moreno Longo, ancora sotto contratto fino al prossimo 30 giugno. Sotto osservazione potrebbe esserci, invece, Rolando Maran (già ai Galletti dall’estate del 2006 a febbraio 2007), Attilio Tesser (tecnico di lungo corso reduce da un biennio alla Triestina), Leonardo Semplici (lo scorso anno una parentesi poco felice alla Sampdoria). Ma si tratta solo di valutazioni embrionali: altre candidature potrebbero anche emergere nelle prossime ore. Altra possibilità riguarda l’ingaggio di un difensore dal mercato degli svincolati: d’altra parte, il lungo infortunio di Vicari e il problema muscolare accusato ieri da Nikolaou rende necessario un intervento in retroguardia. Uno slot nella lista dei 18 over sarebbe liberato a causa della squalifica di Sibilli: tuttavia, qualche sondaggio effettuato sul 30enne Pavel Dawidowicz (ex Verona) non avrebbe sortito gli effetti sperati.

«Oggi era troppo importanti vincere», afferma Caserta. «Il modo è relativo: belli o brutto contava poco. Serviva assolutamente sbloccarsi e dobbiamo prenderci questi tre punti sperando che servano a sboccarci. La squadra comunque voleva ottenere a tutti i costi questo successo: c’era delusione, si rincorrono tante voci, la classifica non era e non è buona. Ma assicuro che i ragazzi si sono uniti ancora di più per uscire da una situazione scomoda. Non penso che una vittoria cambi tutto. Sul piano della prestazione ci sono ancora evidenti problemi, così come vari elementi non sono ancora in condizione ottimale. Da fuori sembra tutto semplice, ma quando si cambia tutto, bisogna conoscere tutte le caratteristiche dei calciatori e portarli al meglio. Non posso mentire: oggi non abbiamo un assetto definito o una formazione titolare, così come magari accade ad altre compagini. Non c’è molto tempo, ma bisogna ottimizzarlo: ora avremo qualche giorno per lavorare e provare a recuperare qualcuno. Dobbiamo ripresentarci in condizioni migliori e anche io devo trovare il vestito adatto a questo gruppo».

Caserta non si sottrae alla domanda sul suo destino. «Quando le cose non vanno - analizza - è scontato che l’allenatore sia il primo a finire nel mirino. Conosco le regole del gioco e non sono meravigliato. Però la società non mi ha mai lasciato solo: dal presidente ai direttori tutti mi sono stati vicini. Non mi sono mai sentito solo. Sono orgoglioso di allenare a Bari e continuerò a dare tutto me stesso». L’ultima battuta riguarda l’emergenza in difesa: «Mancherà Vicari per un po’, spero che l’intoppo di Nikolaou non sia grave. Dovremo valutarlo: solo dopo caoiremo se può esserci necessità di intervenire».

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