BARI - Da una parte l’elasticità tattica di tanti elementi, dall’altra la necessità di scegliere un «abito» che calzi a pennello. Il Bari studia varie soluzioni per ripresentarsi in campionato più aggressivo, brillante e soprattutto efficace in fase offensiva. Il tecnico Michele Mignani avrà maggiore possibilità di scelta, contando sugli acquisti dell’ultimo giorno di mercato che non erano di fatto utilizzabili nella trasferta con la Ternana. I vari Frabotta, Acampora, Aramu, Achik scalpitano per esordire o dimostrare appieno il loro valore. Così come si attende del pieno recupero di Diaw, ovvero l’attaccante sulla carta più blasonato arrivato nella campagna trasferimenti estiva: il 31enne prelevato in prestito dal Monza aveva recuperato dall’infortunio patito alla prima giornata con il Palermo, quindi aveva avvertito un lieve fastidio sabato scorso. Il centravanti friulano non ha riportato nuove lesioni, ma risente di qualche vecchio acciacco e andrà un po’ gestito nei prossimi giorni, onde evitare ricadute. Non è ancora escluso che possa essere convocato già per la trasferta di sabato con il Pisa, ma valutando un impiego «dosato».
IL BARI - «TIPO» Diaw, però, resta un punto fermo del teorico Bari titolare. Nell’idea di Mignani, è fondamentale il tasso qualitativo di Aramu: il 28enne arrivato dal Genoa può occupare qualsiasi posizione offensiva. Nel 4-3-1-2 che ha costituito la base del biennio griffato dal tecnico ligure, potrebbe agire anche da seconda punta, componendo un tandem di assoluto pregio proprio con Diaw, mentre Sibilli, una delle note più liete di questo avvio di campionato, potrebbe continuare a stazionare sulla trequarti. Non mancherebbero le alternative: Nasti da centravanti, Achik da seconda punta fantasista, una posizione nella quale sta «studiando» anche Edjouma, acquistato proprio per diventare il nuovo Folorunsho. Tante scelte anche a centrocampo, dove potrebbe cominciare a trovare spazio con continuità un elemento rodato nella categoria come Acampora. L’impressione è che Mignani vorrebbe avere la possibilità di portare avanti questo spartito. Ma un modulo che prevede la continua ricerca della verticalità risulterebbe poco funzionale senza un attaccante abile a ad aggredire la profondità. Ecco perché, in attesa di Diaw a pieno regime, si valutano alternative sul piano tattico. A meno che non siano rotti gli indugi e si decida di acquistare un altro attaccante. I contatti per un ritorno di Stefano Okaka (34 anni, svincolato, già con i Galletti nel 2011) sono costanti: possibile che una decisione sia presa entro la settimana.
DUE FANTASISTI E UNA PUNTA - Ecco la modalità che Mignani ha varato dovendo cavarsela nella ristrettezza di attaccanti puri. Non mancano le mezze punte adatte alla missione: Sibilli, Aramu, Achik, lo stesso Edjouma possono stazionare sulla trequarti per poi buttarsi negli spazi aperti da un centravanti più fisico come Nasti. Negli ultimi tre incontri è stato provato posizione di fantasista «decentrato» anche Morachioli che, però, sembra più a suo agio da esterno puro. Con tale disposizione, diventa fondamentale pure la spinta dei terzini: ecco perché in questo momento è indispensabile a destra Dorval, ovvero il più vivace tra i laterali. Sulla sinistra, invece, si spera in una maggiore costanza di Ricci, nonché nell’apporto di Frabotta.
IL TRIDENTE - Non è la disposizione che Mignani predilige. Il mister genovese crede nelle punte che privino gli avversari di punti riferimento, meno negli esterni fissi che restino larghi sulla fascia senza venire in mezzo al campo. Eppure, nella rosa barese non manca chi si esalti da ala. Morachioli esprime la sua migliore versione sulla corsia sinistra, lo stesso Achik, pur nascendo trequartista, si è rivelato a Cerignola agendo da esterno. Ruolo che originariamente apparteneva anche a Sibilli, sebbene si sia poi evoluto con altre mansioni. Sulla fascia è stato spesso utilizzato in carriera pure Aramu, malgrado non abbia nel dribbling secco e nel cambio di passo le sue qualità più evidenti. Nel 4-3-3 è determinante anche il contributo delle mezzali. E allora, ecco che un giocatore «box to box» come ad esempio Koutsoupias potrebbe scalare gerarchie e ritrovarsi titolare: per freschezza e corsa è tra i più completi nella pur ricca mediana pugliese. Le idee, dunque, non mancano. Ora occorre trovare quella giusta per proporre un Bari d’alta quota.