BARI - Polito e Mignani a confronto per studiare il nuovo Bari. Dopo il vertice di lunedì scorso a Roma tra il direttore sportivo biancorosso e la proprietà, con il presidente Luigi De Laurentiis in testa, il prossimo passo sarà sciogliere definitivamente il nodo allenatore. Nulla al momento lascia prevedere una rottura del rapporto in essere con Mignani, ma una cosa è certa: oltre i rapporti di routine, dopo la «maledetta» finale di ritorno dei playoff contro il Cagliari, Polito non ha più avuto con il tecnico ligure un dialogo «operativo». Indispensabile, quindi, un summit a 360 gradi, per guardarsi negli occhi e capire come andare avanti in una stagione che per tutti richiederà maggiori responsabilità, date le aspettative crescenti di una piazza privata in extremis del sogno promozione.
IDEE E CORAGGIO - Direttore sportivo e allenatore dovranno ancora una volta essere una cosa sola. Ecco perché sarà fondamentale parlarsi senza filtri. Mignani è un uomo equilibrato e animato da una maniacale cultura del lavoro. Ma è inevitabile che ora sarà più esposto alle critiche: in tal senso, l’appoggio incondizionato di Polito sarà indispensabile. Perciò, il manager napoletano vuole vedere negli occhi del mister la feroce determinazione di ricostruire un miracolo. Serviranno idee, coraggio, capacità di ricavare risorse e scoprirne di nuove. La società è pronta a stanziare un budget superiore a quello dello scorso anno, ma è bene non generare illusioni: la sostenibilità resta la parola d’ordine di un club che non deve incamerare pesi. Perciò, non sarebbe realistico ipotizzare un dispiegamento di forze illimitato. Dal canto suo, Mignani è pronto a rimboccarsi le maniche.
Con entusiasmo, voglia e sincero attaccamento ad una piazza che ritiene «top». Non ha mai accampato alibi o pretese, l’allenatore genovese che si affiderà ancora all’opera sul campo e alla fiducia in quanto gli metterà a disposizione il direttore sportivo. Né ha mai guardato altre opportunità: in queste due settimane, il Bari ha continuato ad essere la sua assoluta priorità, nella convinzione di essere già in una piazza che ha poche rivali in Italia. Dunque, se i presupposti resteranno saldi come è puntualmente avvenuto negli ultimi due anni, il rapporto proseguirà. Al momento, non ci sono altre candidature in esame: eventuali profili saranno esaminati soltanto se dovesse emergere qualche (improbabile) criticità nei prossimi dialoghi. Non solo. Polito ancora una volta chiederà alla società di blindare l’allenatore: il contratto di Mignani scadrà nel giugno 2024, ovvero al termine del prossimo campionato, ma il manager campano non vorrà cominciare la stagione con il vincolo del tecnico avviato verso l’esaurimento. Pertanto, è possibile che nei prossimi giorni sia proposto un prolungamento fino al 2025, proprio per dare il segnale più eloquente di unità di intenti. In tal modo, peraltro, Polito e Mignani si ritroverebbero legati al Bari alla medesima scadenza, proprio fino al termine individuato dal progetto che, secondo i piani del club, dovrà riportare i Galletti nel massimo campionato.
MISSIONE A MILANO - Polito, intanto, comincerà immediatamente a gettare le basi di un mercato che si preannuncia ricco di movimenti. Non a caso, da ieri è a Milano per una serie di incontri su calciatori da tempo monitorati, nonchè per verificare interessi di rilievo sul gioiello biancorosso che al momento ha maggiore mercato: Elia Caprile. Sul portiere veneto c’è da tempo l’interesse dell’Empoli che, però, si sta avvicinando a Carnesecchi. Potrebbero, però, spuntare le offensive di Fiorentina e Torino. Per la porta, tuttavia, non mancano le idee. Più volte sono stati seguiti Giacomo Drago (21 anni, del Renate) e Gaetano Fasolino (23enne della Turris), ma sta prendendo quota una pista legata ad una certezza per la B: Nicola Leali. Il 30enne estremo difensore lombardo sarebbe un affare da chiudere a parametro zero, visto che non ha rinnovato il contratto con l’Ascoli, in scadenza il 30 giugno. Polito lo conosce bene: fu il suo portiere nella miracolosa salvezza ottenuta con proprio con il club marchigiano nel 2021.
In uscita, inoltre, potrebbe consumarsi a breve l’addio ad Andrea D’Errico, di ritorno dal prestito al Crotone e richiesto con convinzione dal Vicenza: sul centrocampista milanese è vigile anche il Catania. Plausibile che prosegua anche un asse con il Cerignola: dal club dauno l’anno scorso fu prelevato Mehdi Dorval e fu ceduto Raffaele Bianco. Ebbene, ora piace molto il trequartista marocchino Ismael Achik, 22 anni, ideale per il 4-3-1-2, ma anche in grado di agire con profitto da esterno. Ma nella fila dell’Audace si è messo in luce anche Galo Capomaggio, 26enne mediano italo-argentino dal fisico poderoso e dalla spiccata personalità. Non è da escludere, quindi, un doppio colpo, inserendo a parziale contropartita Marco Bosisio, 21enne difensore bisognoso di spazio dopo una sola presenza con i Galletti nella stagione appena terminata.