ANDRIA - Un Foggia cinico e spietato espugna il Degli Ulivi di Andria, e vola sempre più in alto, portandosi a due soli punti dalla terza posizione. Un successo che porta la firma di Ogunseye, ma che va attribuito soprattutto alla prova del portiere Thiam, insuperabile tra i pali. Alla Fidelis non resta altro che leccarsi le ferite di un’altra sconfitta, che la fa sprofondare sempre più in classifica.
Esordio rinviato sulla panchina dei «Satanelli» per mister Somma, costretto a scontare una vecchia squalifica di quando allenava a Potenza. Le due squadre scendono in campo con un concetto tattico legato al 3-5-2, ma espresso in maniera differente. Al classico centrocampo a tre supportato dai due esterni in casa Foggia, risponde una linea mediana disegnata a rombo per l’Andria, con Costa Ferreira a ridosso delle due punte. La vibrante partenza dei padroni di casa spiazza gli ospiti. Nei primi cinque minuti del match, Thiam viene chiamato in causa in tre occasioni, due delle quali abbastanza impegnative, ma importanti per salvare il risultato nella fase iniziale. Dopo la respinta con i pugni sul tiro di Arrigoni, l'estremo difensore foggiano si ripete su Ekuban e Candellori. Dopo la sfuriata iniziale, i rossoneri prendono le misure ai biancazzurri e provano anche loro ad insidiare la porta andriese. La difesa di casa chiude gli spazi, ma può poco sulle conclusioni dalla distanza. Ci prova prima Ogunseye, bravo a liberarsi ma poco preciso. A seguire un bolide di Petermann con Savini che si salva con i pugni. Il botta e risposta infiamma la prima parte del match, ma dal 20’ minuto in poi, l’equilibrio diventa protagonista del derby. L’agonismo e determinazione restano, ma a centrocampo e sulle fasce, le due contendenti si contrappongono senza concedersi spazi utili. Prima dell’intervallo, un’altra occasione capita alla Fidelis con una giocata di Pastorini, bravo a districarsi tra le gambe avversarie, per poi concludere in maniera fiacca.
Nella ripresa, la foga offensiva della Fidelis spiana la strada al Foggia. Un errore in disimpegno permette a Schenetti di involarsi verso la porta andriese, ma il suo diagonale termina a lato. La concretezza degli ospiti si palesa al 14’ con una corta respinta della difesa biancazzurra che permette a Ogunseye di superare Savini da posizione ravvicinata. L’Andria reagisce con prontezza ma non riesce a superare il muro alzato da Thiam, in giornata di grazia. L’estremo foggiano prima respinge il diagonale di Pastorini, e immediatamente dopo si ripete sul bolide ravvicinato di Costa Ferreira. Poi ci si mette anche la mancata precisione dei padroni di casa, che arrivano al tiro anche con Bolsius da buona posizione ma con palla in curva. Il Foggia non cambia assetto e uomini, mentre Trocini inserisce forze fresche in avanti, ma senza ottenere molto di più. Anzi, nel finale Ogunseye fallisce il raddoppio a tu per tu con Savini.
SPOGLIATOIO - Il suo settimo gol in campionato ha un peso specifico notevole per Roberto Ogunseye: «Abbiamo risposto sul campo ad una settimana complicata - dice il match winner -. La nostra è stata una prova di carattere, contro un’avversaria che ci ha messo in difficoltà. Il nuovo mister Somma? Nei pochi giorni di lavoro, ci ha regalato tranquillità ed entusiasmo».
Grande delusione in casa Andria: «Dopo una prova positiva come quella di oggi, abbiamo l’obbligo di crederci e di non abbatterci - dice il tecnico Bruno Trocini -. Ci sono ancora a disposizione 27 punti e nulla è perduto».