LECCE - A Udine per vincere, nella speranza che, al contempo, il Genoa perda o, al massimo, pareggi a Sassuolo. Questa combinazione di risultati terrebbe il Lecce in corsa per la salvezza sino agli ultimi 90’.
Se ad un successo dei salentini facesse da contraltare una sconfitta dei liguri, la squadra allenata da Liverani si porterebbe a quota 35, a -1 dal Genoa, che è attestato a 36. In un simile caso, nel turno conclusivo, il Lecce resterà in A se si aggiudicherà la partita casalinga con il Parma ed il «Grifone» non andrà oltre il pareggio interno con l’Hellas Verona.
Qualora Mancosu e compagni si imponessero ad Udine ed il Genoa pareggiasse a Sassuolo, allora i liguri conserverebbero un margine di 2 lunghezze e nell’ultima giornata, per centrare l’impresa di salvarsi, il Lecce dovrebbe superare il Parma e, allo stesso tempo, i rossoblù guidati da Nicola dovrebbero cadere, al «Luigi Ferraris», al cospetto dell’Hellas Verona.
Se il Lecce non espugnerà la «Dacia Arena» o se il Genoa si imporrà a Sassuolo, per i salentini sarà serie B con 90’ d’anticipo rispetto alla conclusione della stagione, proprio nel giorno in cui Sticchi Damiani raggiungerà il tetto delle 100 partite da presidente del club giallorosso.
Le chance dei salentini di non retrocedere sono legate chiaramente ad un filo esilissimo, ma ragionarci su serve a poco. Il Lecce dovrà affrontare l’Udinese e giocarsi il tutto per tutto. Ne avrà la forza dopo la tremenda delusione patita domenica a Bologna? Le residue energie di Lucioni e compagni sono tali da potere anche solo sognare la clamorosa impresa? Basteranno per avere la meglio di un’Udinese che vanta una cifra tecnica superiore? A queste domande risponderà il campo, ma c’è da credere che, com’è accaduto a Bologna, i giallorossi giocheranno con il cuore, mostrando quell’orgoglio che li ha sempre contraddistinti.
«Proveremo a conquistare sei punti su sei nelle restanti due gare - afferma Liverani, dato per molti vicino al Cagliari -. Di rimpianti ne abbiamo già tanti. Dobbiamo fare in modo di non averne di ulteriori. Inoltre, bisognerà giocare senza badare alle notizie che arriveranno da Sassuolo. Nelle ultime tre trasferte abbiamo tirato verso la porta avversaria 50 volte, ma siamo tornati a casa con un solo punto - aggiunge l’allenatore romano -. Questo è un grande rammarico. Il morale di tutti è fatalmente basso e non potrebbe essere diversamente, ma i ragazzi daranno il massimo, come sempre. Su questo non ho dubbi. Peccato avere dovuto giocare sempre in grande emergenza, nel post lockdown. Soprattutto l’attacco è stato decimato, ma anche in difesa ed a centrocampo abbiamo perso calciatori. Contro l’Udinese tornerà Calderoni, ma non ci sarà Rispoli, squalificato».
Liverani potrebbe gettare subito nella mischia, a sinistra, il terzino di Latisana. In questo caso, oltre a lui, davanti a Gabriel giocherebbero Donati, Lucioni e Paz (o Meccariello). In mediana, Petriccione potrebbe riprendersi il ruolo di play, relegando in panchina Tachtsidis, apparso spento a Bologna, dopo la prova positiva sfoderata contro il Brescia, mentre quali mezzali si candidano Majer (o Mancosu) e Barak. Scontata, sulla trequarti, la conferma di Falco, reduce dal maiuscolo secondo tempo disputato contro i felsinei. Accanto a lui Mancosu (o Saponara), mentre Lapadula sarà il terminale offensivo.