La partita Lecce-Milan di lunedì prossimo, 9 marzo, vietata ai tifosi rossoneri. Il sindaco Carlo Salvemini gioca d’anticipo e chiarisce la situazione a proposito della partita di calcio della serie A prevista per lunedì prossimo alle 20.45. Non si sono spente le polemiche a proposito della partita con l’Atalanta, domenica scorsa - svoltasi a porte aperte, dove è stata controllata la temperatura di 1200 tifosi - che il primo cittadino mette subito le cose in chiaro. Salvemini, mettendo in pratica quanto disposto dal Governo con il nuovo decreto del 1° marzo scorso, con le misure per il contenimento del Covid 19, rimarca il divieto di trasferta per i tifosi di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna. In particolare, dispone «il divieto di trasferta organizzata dei tifosi residenti nelle stesse regioni e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona, per assistere a eventi e competizioni sportive che si svolgano nelle restanti regioni e province».
«Quindi per Lecce-Milan non ci saranno biglietti in vendita per i supporter ospiti» precisa Salvemini. Questo - è evidente - non vuol dire che singoli gruppi non possano decidere di venire a Lecce autonomamente, sia direttamente dalla Lombardia come pure da altre regioni d’Italia. In pratica, il decreto del Governo non mette al riparo il Salento da possibili contagi da Coronavirus.
D’altra parte, il sindaco precisa che «non possono essere adottate, e sono inefficaci, le ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza, in contrasto con le misure statali». Tali provvedimenti erano stati auspicati da più parti, nei giorni scorsi, in considerazione della massima autorità giudiziaria riconosciuta al primo cittadino.