Sabato 06 Settembre 2025 | 17:42

Rifiuti, escort e tangente
in due vuotano il sacco

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

Rifiuti, escort e tangentein due vuotano il sacco

Pm De Nozza

Leobilla e Pecere hanno raccontato di soldi e anche favori sessuali. Nel blitz arrestati due sindaci

Sabato 28 Ottobre 2017, 10:28

MIMMO MONGELLI

Un terremoto: è quanto i “bookmaker” prevedono dopo l’interrogatorio fiume di Pasquale Leobilla e Angelo Pecere. I due imprenditori, che lunedì scorso sono stati arrestati dai carabinieri e sono finiti in carcere, dove si trovano tutt’ora, ieri si sono “confessati” con il pm Milto Stefano De Nozza e avrebbero raccontato di fatti nuovi e di altri rappresentanti delle istituzioni e della politica che avrebbero beneficiato del “sistema”, escort comprese, che ruotava intorno alla società carovignese Reteservizi. Se, per ovvie ragioni, quello che Leobilla e Pecere hanno detto al pm titolare del fascicolo di indagine è coperto da strettissimo riserbo, è altrettanto vero che ormai è un dato di fatto certo: i due imprenditori avebbero deciso di “vuotare” il sacco con la Procura e con le loro dichiarazioni rischiano di causare una frana di dimensioni apocalittiche. Messe a verbale le dichiarazioni dei due indagati, che già mercoledì scorso, in sede di interrogatorio di garanzia reso dinanzi al gip Paola Liaci, avrebbero ammesso, almeno in parte, le loro responsabilità in ordine ad alcune delle ipotesi di reato che vengono loro contestate, il pm si è subito messo al lavoro per acquisire i necessari riscontri alle parole dei due imprenditori.

Ormai è una certezza: l’inchiesta su rifiuti & favori è destinata ad allargarsi (a dismisura). Gli indagati al momento sono 27 (dodici quelli raggiunti da provvedimento restrittivo, due in carcere, dieci ai domiciliari), ma l’ordinanza di custodia cautelare, che si articola in 172 pagine, è zeppa di omissis. Alla luce del fatto che i principali “attori” del sistema illegale portato alla luce dall’indagine dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni abbiano deciso di essere interrogati dal pubblico ministero e in quella sede, ieri, avrebbero parlato di soldi, regalie, escort e tanto altro, viene logico pensare che le maglie dell’indagine sul malaffare legato agli appalti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti potrebbe allargarsi nel brevissimo termine.

D’altronde, lo stesso gip che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare lo ha scritto: “Vi sono concrete ragioni per ritenere che tale sistema (basato su favori, dazioni di denaro, utilità e persino serate a luci rosse con escort fatte arrivare appositamente dalla Romania –ndr) di tangenti coinvolga altre imprese”.

Altre imprese, ma anche altri politici, oltre quelli già coinvolti nell’inchiesta, che, approfittando del “sistema” creato attorno alla carovignese Reteservizi srl, avrebbero lucrato i benefici offerti dalla “premiata” ditta, compresi i momenti di relax con escort da… urlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)