Giovedì 23 Ottobre 2025 | 14:46

«Atti illegittimi nella Stp»: D’Agnello attacca il cda

«Atti illegittimi nella Stp»: D’Agnello attacca il cda

 
Andrea Pezzuto

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Andrea Pezzuto

«Atti illegittimi nella Stp»: D’Agnello attacca il cda

Contestati «bando sartoriale e troppe consulenze». Il Pd: «Denunci»

Giovedì 28 Agosto 2025, 09:17

Terremoto nel cda della Stp. Pasquale D’Agnello, rappresentante del Comune di Brindisi nel cda e vicepresidente della società, nel corso della commissione consiliare di ieri ha sparato a zero contro la linea portata avanti dalla presidente Alessandra Cursi e dal socio di maggioranza, ossia la Provincia guidata da Toni Matarrelli. D’Agnello, che ha sottolineato più volte di avere il sostegno del sindaco Pino Marchionna su ogni battaglia portata avanti all’interno del cda, ha mosso accuse pesanti, arrivando a parlare di «atti illegittimi» all’interno della Stp, di «pseudo concorso sartoriale per la scelta del direttore generale, del quale si conoscevano già nome, cognome, indirizzo e ogni altra cosa», di «eccesso di consulenze» e di «una rapidità pazzesca della società, alla quale mi sono opposto, nel porsi il problema del reintegro dei due dipendenti licenziati nove anni fa, senza attendere la Corte d’Appello alla quale la Cassazione ha rimandato la decisione su reintegro e quantum del risarcimento e senza investigare sulla presenza di eventuali introiti da disoccupazione e redditi alternativi ricevuti in questi anni dai due lavoratori, che andrebbero detratti dalla somma che la Stp dovrà riconoscergli». Tale postura sarebbe legata alla necessità di «ottemperare al mandato del sindaco di tutelare al massimo la legalità nella società».

Rispetto al licenziamento (disposto dal cda a guida Rosario Almiento) e al reintegro di uno dei due dipendenti in questione, ossia Toni Esperte, nei giorni scorsi Matarrelli (suo parente) ha affidato a Facebook il sentimento di sofferenza per l’ingiustizia subita dal lavoratore della Stp: «Toni Esperte ha subito un torto senza precedenti e immotivato da chi ha usato il potere in senso distorto. Un torto che avrebbe piegato chiunque. È stato forte e circondato da persone che hanno creduto in lui, non abbandonandolo mai. E ha confidato nella giustizia che, in tutti i gradi di giudizio possibili, fino alla Cassazione, gli ha restituito non soltanto la ragione ma anche l’onorabilità che avevano tentato di infangargli».

Passando invece al riferimento di D’Agnello al presunto bando sartoriale confezionato dalla Stp per il ruolo di direttore generale (vinto da Adelaide Fiorella Rodio, già consulente dell’Autorità idrica pugliese), i consiglieri Diego Rachiero e Francesco Cannalire hanno rilevato nel corso della commissione che si tratta di accuse che vanno ben oltre l’alveo della illegittimità e che pertanto, se D’Agnello è convinto di quello che dice, meritano una denuncia formale alle autorità competenti, dato il ruolo di pubblico ufficiale che il vicepresidente della Stp ricopre. Avendo D’Agnello anche votato contro il bilancio e contrastato tutti gli atti programmatici più importanti della società con l’avallo del sindaco, per il dem Cannalire «si pone un problema di non poco conto all’interno del cda della società, che merita un adeguato approfondimento alla presenza del sindaco, del presidente della Provincia e degli altri componenti del cda». In disparte dallo scontro tra Comune e Provincia, D’Agnello ha infine denunciato l’impossibilità di rendere strutturale il collegamento con la motobarca dal centro al porticciolo turistico perché «il referente di quella struttura, ossia Dario Montanaro, ha detto che non se ne parla proprio perché nel punto dove è previsto l’attracco della motobarca devono realizzare un albergo galleggiante».

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