Mercoledì 15 Ottobre 2025 | 11:16

A Ostuni la Gestione della Rsa all’Asl, l'opposizione attacca: «Scelta a fini elettorali»

A Ostuni la Gestione della Rsa all’Asl, l'opposizione attacca: «Scelta a fini elettorali»

 
A Ostuni la Gestione della Rsa all’Asl, l'opposizione attacca: «Scelta a fini elettorali»

«L’internalizzazione costa alle casse regionali più della gestione privata e in tema di servizi assistenziali, miglioramenti significativi non se ne vedono»

Venerdì 15 Agosto 2025, 17:01

«La strategia elettorale dell’assessore Fabiano Amati è chiarissima: promettere ai dipendenti delle strutture sanitarie, soprattutto di quelle brindisine, di trasformare i loro contratti da privati a pubblici». Dopo il fuoco amico dei consiglieri regionali di centrosinistra Mauro Vizzino e Maurizio Bruno, adesso l’assessore al Bilancio, Fabiano Amati, viene attaccato dal gruppo consiliare regionale di FdI per la vicenda della internalizzazione della Rsa di Ostuni.

«L’internalizzazione costa alle casse regionali più della gestione privata e in tema di servizi assistenziali, miglioramenti significativi non se ne vedono», evidenziano i meloniani, che poi passano in rassegna «gli ultimi annunci farlocchi di Amati». Secondo l’assessore regionale, «dal primo ottobre, rigorosamente prima delle elezioni, anche la Rsa di Ostuni passerà sotto la gestione dell’Asl di Brindisi. A dirgli che è una boutade non siamo solo noi di Fratelli d’Italia ma sono gli stessi suoi colleghi di maggioranza, ossia i consiglieri Maurizio Bruno e Mauro Vizzino, preoccupati come noi della tenuta dell’occupazione. Alcuni studi fatti ad hoc - spiegano i consiglieri di FdI - dimostrano che in assenza di un Piano pluriennale del personale, una decina di dipendenti della Rsa di Ostuni potrebbero rimanere a casa. Ma noi di FdI vogliamo anche guardare oltre: abbiamo chiesto ad Amati perché l’internalizzazione deve riguardare le Rsa di Ostuni e forse quelle di Alberobello e Locorotondo e non tutte le Rsa? Quale criterio utilizza l’assessore brindisino per decidere quale struttura deve passare sotto il controllo delle Asl e quale invece può rimanere in capo ai privati?». Per i meloniani, «se l’assessore motiva la sua decisione sostenendo che serve a potenziare la rete di assistenza socio-sanitaria territoriale, promuovendo equità di accesso e trasparenza, alleggerendo la pressione sugli ospedali e offrendo soluzioni di degenza a lungo termine in contesti più adeguati, allora lo si faccia per tutte e undici le Rsa, ma anche per l’hospice che si trova nel Pta di Mesagne».

Rispetto a questo centro residenziale per le cure palliative e le terapie del dolore, FdI ritiene giusto che «venga gestito in forma interamente pubblica dalla Asl di Brindisi». Tale misura «potenzierebbe il sistema sanitario locale, peraltro senza incidere sul bilancio regionale, visto che secondo Amati - punzecchiano i rappresentanti di FdI - le internalizzazioni sono a invarianza finanziaria. Procedendo in questo modo nessuno potrà pensare che agli occhi di Amati e del centrosinistra pugliese ci siano figli e figliastri». Sul punto, la Fp Cisl premette che l’operazione condotta sul centro riabilitativo di Ceglie, «se da un lato ha migliorato i servizi, dall’altro ha lasciato i lavoratori sospesi in una situazione di precarietà», e aggiunge che per l’hospice di Mesagne «si rischia che l’internalizzazione avvenga a discapito di altri servizi dell’Asl» e che si verifichi «un possibile esubero di personale».

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