BRINDISI - Intervenendo al congresso provinciale di FdI a Brindisi, ieri il consigliere regionale Renato Perrini, presidente della commissione consiliare antimafia, ha definito il governatore pugliese, Michele Emiliano, un «delinquente». E oggi il deputato dem Marco Lacarra e il segretario del Pd Puglia, Domenico De Santis, lo invitano a «chiedere scusa».
Perrini, però, risponde che ha pronunciato quella parola «volutamente: so bene - spiega - che non è un termine da usare, seppure detto in senso politico qual era il contesto nel quale mi trovavo, e facendo riferimento ad azioni politiche - la proposta sul pagamento dell’indotto dell’ex Ilva e i disastri sulla sanità - ma ieri, a Brindisi, ho voluto provocare gli ipocriti della politica perché uscissero allo scoperto».
«Oggi a scandalizzarsi - prosegue Perrini - sono gli stessi che non hanno detto una parola, non hanno chiesto scusa, quando il presidente De Luca, seduto accanto a Emiliano, su un palco barese, ha detto anche di peggio nei confronti del Governo e del ministro Raffaele Fitto. Sono pronto a chiedere scusa, ma solo quando De Luca e il Pd chiederanno scusa per le offese dette da De Luca».
Per De Santis, «nessuno, meno che mai un consigliere regionale» dovrebbe «scadere nelle offese, gravissime peraltro, come nel caso di Renato Perrini». "I veri 'delinquentì - prosegue - sono quelli che non pagano i 180 milioni di euro alle aziende dell’indotto ex Ilva che stanno fallendo e non riescono a pagare i dipendenti e i fornitori. Emiliano ha chiesto al governo di utilizzare le risorse di avanzo di amministrazione della Regione per risolvere il problema dei crediti che il Governo non riesce a risolvere. Invece di fare polemica il consigliere Perrini dovrebbe adoperarsi affinché la regione venga autorizzata dal Governo».
Lacarra definisce «le parole pronunciate da Renato Perrini offese gratuite». «Non vogliamo e non possiamo, tutti quanti, maggioranza e opposizione di questo Governo - conclude - approcciarci ai nostri avversari politici con questi toni».
PROSEGUE IL BOTTA E RISPOSTA
Ancora botta e risposta tra FdI e Pd sulle parole del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, che intervenendo al congresso provinciale del suo partito a Brindisi, ieri ha definito il governatore pugliese, Michele Emiliano, un «delinquente». Oggi il deputato dem Marco Lacarra e il segretario del Pd Puglia, Domenico De Santis, lo hanno invitato a «chiedere scusa», provocando la reazione del gruppo di FdI in Consiglio regionale e del senatore Ignazio Zullo.
«Ipocrisia allo stato puro - dicono dal gruppo regionale di FdI - questa la sintesi dei comunicati dei parlamentari, del capogruppo regionale e del segretario regionale del Pd che oggi pretendono le scuse dall’amico e collega Renato Perrini per aver dato del 'delinquentè (politico) al presidente Emiliano. Mentre se lo stesso termine viene usato continuamente dal presidente De Luca nei confronti del presidente del Consiglio e un ministro della Repubblica allora va bene?». «Perrini - proseguono - che ha già spiegato che ha usato quel termine intenzionalmente e solo per provocare la reazione del Pd di fronte a un’offesa che viene puntualmente fatta al ministro Fitto, quello che oggi appare è che siamo di fronte a un’evidente ipocrisia di chi fino ad oggi non si è né scandalizzato né ha detto una parola per richiamare De Luca a una correttezza di linguaggio istituzionale».
Sulla vicenda interviene anche Zullo (FdI): «Lacarra- dice - critica Perrini per aver dato ad Emiliano, in un contesto politico e comunque in ambito politico, del delinquente e ne pretende le scuse? Forse Lacarra è stato all’estero in questi giorni e quindi gli sono sfuggite alcune dichiarazioni del presidente della Regione Campania De Luca. Infatti, Perrini ha semplicemente copiato De Luca, ed anzi male, perché De Luca stesso è andato ben oltre, utilizzando veri e propri epiteti come delinquenti, imbecilli, farabutti, mascalzoni, rivolgendosi alla presidente Meloni ed al ministro Fitto».