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Mesagne, i lavoratori del settore Igiene urbana sono sul piede di guerra

 
redazione Brindisi

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Mesagne, i lavoratori del settore Igiene urbana sono sul piede di guerra

Dura lettera inviata al sindaco Matarrelli dal segretario Cisl Cavallo

Venerdì 04 Agosto 2023, 14:09

MESAGNE - Lavoratori del servizio di Igiene urbana di Mesagne esasperati e sul piede di guerra.

Dopo lo stato d’agitazione dichiarato già nei giorni scorsi, una pesantissima lettera - a firma del segretario territoriale Cisl Vincenzo Cavallo - è stata inviata al sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli. Diverse le ragioni del disagio espresse dal dirigente sindacale: «Mancata sostituzione personale assente per pensionamento, malattia di lunga durata, con conseguenti aumenti dei carichi di lavoro e serio rischio per la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti; mancata retribuzione dello straordinario e dell’indennità di lavoro notturno, comandati, effettuati e mai retribuiti, almeno non a tutti i lavoratori; mancato adeguamento degli inquadramenti professionali dei raccoglitori rispetto alle mansioni realmente svolte, come previsto dal vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro ( Ccnl) di settore; mancato passaggio al full time dei 6 lavoratori in part time orizzontale al 50% che, come da vostre precedenti comunicazioni doveva avvenire con decorrenza 01.01.2023 a seguito del pensionamento di 3 lavoratori e 2 dimissioni. (ora si aggiunge un ulteriore licenziamento)».

E poi c’è un aspetto che riguarda più direttamente lo stress dei lavoratori: «Non possiamo più tollerare - scrive tra le altre cose Cavallo - lettere di contestazione disciplinare ai lavoratori per il fatto che, stanchi dopo 6/7 ore di lavoro ordinario, se non ce la fanno ad effettuare lavoro straordinario sotto il sole ed in condizioni proibitive. In Italia - spiega il sindacalista -, il lavoro straordinario specialmente nei servizi di igiene urbana è obbligatorio solo per situazioni improvvise e imprevedibili, non per servizi già accertati e verificati che non si riescono a completare nell’orario lavorativo ordinario o per servizi fissi e programmati come la pulizia del mercato settimanale; in questi casi l’azienda o adotta modifiche organizzative altrimenti il lavoro straordinario è facoltativo. Invece, in presenza dello stato di agitazione sindacale in atto, viene preteso il lavoro straordinario e per chi si rifiuta anche per le motivazioni sopraesposte e vengono fatte lettere di contestazione disciplinare. A nostro parere questa è intimidazione sindacale dei lavoratori coinvolti. Questo non può e non deve succedere, la salute e la sicurezza deve essere difesa e pretesa da tutti, nessuno escluso, non solo a parole ma con i fatti».

E poi ci sono i numeri che parlano chiaro: «Non vogliamo assolutamente limitare l’autonomia organizzativa e gestionale dell’azienda - scrive Cavallo - ma alle sue dipendenze ci devono essere 53,26 lavoratori in full time a tempo indeterminato,mentre oggi ci sono solo 48 lavoratori in full time e 6 in part time al 50% con contratti a tempo indeterminato. L’Azienda per coprire tutte le assenze per pensionamento, dimissioni, licenziamenti, ferie, malattie, infortuni e permessi vari, sta assumendo per pochi giorni altri lavoratori in part time al 80%, discriminando di fatto i lavoratori più anziani».

Insomma ce n’è abbastanza per una grossa levata di scudi tesa a ribadire adempimenti non più rinviabili: «Servono i giusti inquadramenti professionali dei lavoratori per le mansioni realmente svolte - sottolinea il segretario -, come deve essere retribuito a tutti ciò che spetta in base al vigente Ccnl. Questo è un appalto pubblico gestito con risorse dei cittadini e tutta la gestione deve essere trasparente, nel rispetto del contratto sottoscritto».
Cavallo fa poi riferimento al «bene dei lavoratori/cittadini» nel ribadire le istanze «per un servizio così importante per la città di Mesagne per la sua storia politica e sociale, legata alla difesa della legalità, alla dignità e al rispetto dei lavoratori. Questi sono valori vitali, che devono essere difesi e pretesi, il lavoro deve essere stabile, equo, dignitoso, si deve lavorare in sicurezza, basta infortuni, malattie provocate dalle condizioni lavorative. Gli automezzi non vengono lavati e disinfettati, circolano in città in condizioni indecorose, i bagni e gli spogliatoi registrano una carenza perenne di pulizia, il centro operativo di Via Murri è sporco e pieno di percolato, con odori nauseanti».

La lista di criticità fatta da Cavallo è lunga ed è proprio per far fronte alla grave situazione che sollecita «provvedimenti seri, chiarezza e trasparenza: noi, chiediamo la vicinanza di tutte le istituzioni, a tutela degli interessi collettivi».

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