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Brindisi, finanziata da aziende la ricerca su acque marine del porto

 
Angelo Sconosciuto

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Angelo Sconosciuto

Brindisi, finanziata da aziende la ricerca su acque marine del porto

Il presidente Confindustria, Lippolis: «Fondamentale il forte connubio fra mondo della formazione, Università e imprese»

Venerdì 17 Marzo 2023, 14:24

BRINDISI - Lunedì scorso, nel teatro Impero gremito per l’Assemblea pubblica di Confindustria Brindisi, il presidente della Provincia, Toni Matarrelli, nel corso del suo intervento dice testualmente: «Abbiamo il dovere di collaborare nell’interesse del territorio in una grande alleanza. Confindustria vuole dare il proprio contributo, lo ha fatto anche sul terreno della tutela dell’ambiente: a breve annunceremo i risultati del piano di monitoraggio marino che è stato finanziato dalle imprese di Confindustria e dal valore scientifico importante perché realizzato dall’Università».

Ed il presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis, nella sua relazione afferma: «Colgo poi l’occasione per ringraziare il Presidente Matarrelli per la disponibilità a rendere pubblici i dati relativi alle attività di monitoraggio dell’ambiente marino antistante la zona industriale di Brindisi, effettuate dall’Università del Salento su incarico della Provincia di Brindisi. Analisi finanziate da nove aziende associate presenti nell’area industriale». E con forza prosegue: «Anticipo che in questo lungo periodo di analisi, sono stati sempre registrati risultati ambientali positivi. I risultati di queste analisi dell’Università del Salento ci dicono che le acque antistanti la Zona Industriale di Brindisi sono pulite».

E allora, presidente Lippolis, funziona il connubio Università-Imprese del territorio...

«Certo, che funziona. Ricordo che pochi giorni prima dell’Assemblea pubblica di Confindustria, nella sala conferenza della nostra sede abbiamo discusso di “ingegneria per l’industria e la mobilità sostenibile” in un incontro interessatissimo, e senza pregiudiziale alcuna, dialogando con il paesologo Franco Arminio e con il prof. Antonio Ficarella, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione perché a Brindisi ha sede il Corso di Laurea Triennale in Ingegneria dell’Industria Sostenibile. Il grande connubio tra mondo della Formazione, Università, Ricerca e Imprese può far crescere un territorio, farlo maturare e creare quelle competenze e quel capitale umano giusto, per tutte quelle che sono le nuove e tante professioni, soprattutto quelle che riguardano la green economy e l’economia circolare. Un contenitore importante potrebbe essere quello della Cittadella della Ricerca, che mette tutti questi elementi assieme. Non a caso, durante l’Assemblea pubblica, abbiano voluto non solo ringraziare ma premiare i tre rettori delle università pubbliche pugliesi, Università del Salento, Università e Politecnico di Bari con una motivazione che non lascia dubbi: grati “per l’impegno volto a rafforzare la sinergia tra mondo delle imprese e mondo della Formazione-Ricerca ed Innovazione”».

Ora presidente, leggiamo “politicamente”, magari con maggiori dettagli, quello che il presidente Matarrelli definisce vostro «contributo sul terreno della tutela dell’ambiente»...

«Intanto è un fatto estremamente importante che il Presidente della Provincia riconosca la rilevanza del contributo delle nostre associate. È questo un grande traguardo e a lui va il nostro ringraziamento. Le nostre nove imprese da A2A, a Chemgas, da Enel a Enipower, da Enirewind a Lyondel Basell, da Srb a Sanofi a Versalis, da diversi anni, dal 2007 ad oggi, hanno versato 3milioni e 300mila euro per le varie analisi e le ricerche che l’Università del Salento ha compiuto nelle acque antistanti la zona industriale di Brindisi, producendo già due report».

Allora va dato atto al presidente Matarrelli, che ha deciso di rendere pubblici questi report e ci si può confrontare...

«Esatto: noi abbiamo già due report ed è iniziato il terzo. I risultati verranno presentati, come mi ha appena annunciato il presidente Matarrelli, nei giorni successivi a Pasqua, e collegandomi a quando ho detto in Assemblea, posso anticipare che i report affermano che le acque antistanti il porto di Brindisi sono pulite».

Come direbbero i nativi digitali e come ha recepito anche l’Accademia della Crusca, «spoileriamo» qualcosa senza privare alcuno di rendere nei dettagli l’opera svolta...

«Dal 2007 ad oggi, ripeto, la ricerca con la collaborazione fattiva di queste 9 imprese è stata condotta senza interruzione ed i report precedenti sono stati univoci, evidenziando una costanza di dati che ha confortato anche noi imprenditori perché ci faceva comprendere di essere sulla buona strada circa i cicli produttivi in atto a Brindisi».

Brutalmente, Presidente: quanto vale per la gente comune che poi contribuisce a determinare l’opinione pubblica, il sapere che - come lei ha detto - “sono stati sempre registrati risultati ambientali positivi”?

«È importante che i cittadini sappiamo quale sia la verità e che le imprese, evidentemente, in questi anni hanno fatto passi in avanti verso la sostenibilità e questi sono i risultati. Vuol dire che tutti gli stabilimenti hanno “ambientalizzato”».

E nella narrazione globale il sapere che “le acque antistanti la Zona Industriale di Brindisi sono pulite”?

«Che industria e turismo possono convivere e noi lo diciamo da tempo. Come diciamo anche da tempo, che le innovazioni tecnologiche programmate, recepite ed attuate portano ad un cammino comune che fa solo bene al territorio perché si procede tutti verso un’unica e chiara direzione».

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