BRINDISI - Avrebbe condiviso con i suoi amici – allo stato non è chiaro se lo abbia fatto durante la loro relazione o dopo che la stessa è finita – foto e video intimi della sua ragazza: adesso è indagato. Si tratta di un 19enne brindisino. La notizia della sua iscrizione nel registro delle notizie di reato non sarebbe trapelata se nei giorni scorsi il pm titolare del fascicolo di indagine, il sostituito procuratore della Repubblica del Tribunale di Lecce Rosaria Petrolo, non avesse fatto notificare gli avvisi previsti dal Codice di rito per il conferimento di incarico per la perizia tecnica sui computer e i cellulari dell’indagati e della sua ex fidanzata. Il pm ha dato incarico al dottor Silverio Greco di estrapolare foto, video, messaggi e chat contenute nei dispositivi elettronici e di tracciare eventuali condivisioni degli stessi. Per la complessità dei quesiti che ha posto il magistrato inquirente ha concesso 60 giorni al perito per completare e depositare la consulenza.
A mettere in moto le indagini è stata la ragazza, che è residente a Lecce (è assistita dall’avvocato Cosimo Perrone). La giovane si è accorta di alcuni accessi sui propri dispositivi elettronici da parte del suo fidanzato – i due nel frattempo hanno troncato la relazione – e che alcuni video e foto intimi erano finiti sui telefonini di loro amici e conoscenti. Non ha perso un attimo di tempo: d’intesa con il suo avvocato si è recata dalle forze dell’ordine e ha formalizzato una denuncia-querela. Il fascicolo è stato affidato dal capo della Procura ad uno dei magistrati della Procura salentina che fanno parte del pool reati contro la persona.
Le ipotesi di reato per cui si procede nei confronti del 19enne brindisino sono quelle di accesso abusivo ad un sistema informatico e violenza sessuale. Quest’ultima contestazione deriva dal fatto che nell’ultima fase della relazione tra il 19enne brindisino e la giovane leccese il rapporto si era talmente deteriorato che il giovane avrebbe costretto la sua compagna a consumare rapporti sessuali contro la sua volontà. Il 19enne brindisino è assistito dagli avvocati Ladislao Massari e Mauro Masiello.