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I conti sono in rosso: il Comune di Brindisi mette all'asta i suoi gioielli

 
Pierluigi Potì

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Pierluigi Potì

Il Comune di Brindisi

Caccia ai migliori offerenti ma c'è scarso interesse. Tra i beni gli ex cinema e farmacia

Mercoledì 16 Novembre 2022, 12:53

BRINDISI - Sono trascorsi quasi tre anni dall’approvazione del piano pluriennale di riequilibrio finanziario approvato dalla Giunta comunale di Brindisi. Un piano adottato per far fronte alle ingenti perdite di bilancio raggiunte (all’epoca ammontava a 55 milioni di euro il conto in “rosso” dell’Amministrazione, con debito da spalmare nei venti anni successivi) e finalizzato ad evitare il dissesto.

Tra gli strumenti, attraverso i quali si punta a raccogliere risorse economiche per ripianare le perdite, uno in particolare sta avendo un riscontro inferiore alle aspettative dell’Amministrazione: l’alienazione del patrimonio immobiliare. Sinora, infatti, se si escludono le farmacie comunali (già passate a privati) e qualche immobile, per il resto tutto rimane ancora nella lunga lista di beni che sono stati inclusi nel piano di alienazione del patrimonio. Comprese le piscine di Sant’Elia e di contrada Masseriola, peraltro poi tolte dall’elenco in quanto, dopo i primi inutili tentativi di vendita e le aste deserte, si è fatto dietrofront e si cercano - sinora ancora inutilmente - possibili concessionari.

L’Amministrazione, però, su questo fronte non si arrende e, nei giorni scorsi, ha pubblicato due distinti avvisi con cui punta ad alienare, da un lato, 11 immobili comunali e, dall’altro, 41 locali commerciali.

Per quanto concerne gli immobili, spicca nella lista l’ex cinema-teatro “Di Giulio” (valutato poco più di 1,1 milioni di euro) - la cui vendita coprirebbe quasi metà della “rata” annuale da versare in attuazione del piano di rientro -, a cui si aggiungono dieci appartamenti (sparsi un po’ in tutti i quartieri), il cui valore complessivo in caso di alienazione corrisponderebbe a poco più di 580mila euro.

In relazione, invece, al secondo avviso pubblico, si tratta di 39 locali commerciali, di un fabbricato (in piazza Di Summa) e dell’ex farmacia di via Tarantini, per un valore nel complesso di poco superiore ai due milioni di euro.

Sommando i due importi, viene fuori un discreto “gruzzoletto”, all’incirca 3,7 milioni di euro, che sarebbero... “manna” piovuta dal cielo per il bilancio comunale. Questo, al momento, solo sulla carta. Ma tra il dire e il fare...

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