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Mafia dei parcheggi a Torre Guaceto: indagato il sindaco di Carovigno

 
Redazione online

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Tra i nove indagati, oltre il sindaco anche il presidente Consiglio comunale di Carovigno

Mercoledì 21 Ottobre 2020, 18:28

18:30

BRINDISI - Nove persone, compresi il sindaco di Carovigno (Brindisi), Massimo Lanzilotti e il presidente del Consiglio comunale Francesco Leoci, hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari per accuse a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale. Si tratta di una inchiesta sulla gestione del parcheggio dell’area marina protetta di Torre Guaceto (Brindisi) condotta dai Carabinieri e coordinata dai pm Giovanna Cannarile e Alberto Santacatterina della Dda di Lecce e dalla pm Paola Palumbo della Procura di Brindisi. Nel corso delle indagini era stato eseguito, nel giugno scorso, l'arresto ai domiciliari di Andrea Saponaro, 48 anni, che insieme a Giovanni e Cosimo Saponaro è accusato di far parte della Sacra Corona Unita e di esserne il referente per il comune di Carovigno. Secondo l’accusa, il sindaco Lanzilotti e Leoci avrebbero promesso supporto ai Saponaro per garantire loro la gestione dei parcheggi dell’area marina protetta. Vi è anche l’ipotesi di corruzione elettorale: Andrea e Giovanni Saponaro, nel corso delle comunali del 10 giugno 2018 avrebbero offerto e fatto avere denaro a numerosi elettori in cambio del voto alle liste che sostenevano Lanzilotti, a quanto è riportato nel capo di imputazione. "Questa mattina mi è stato notificato il provvedimento di conclusione delle indagini in merito a vicende apprese solo dalla stampa oltre quattro mesi fa», ha scritto su Facebook il sindaco Lanzillotti. «Da oggi - prosegue - decorrono i termini per presentare memorie, produrre e depositare documentazione e anche per rilasciare dichiarazioni spontanee. Il mio auspicio è che si possa fare chiarezza quanto prima confidando sempre nel lavoro autorevole della magistratura e delle forze dell’ordine e rimanendo sempre a completa disposizione di tutte le istituzioni». 

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