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Cisternino: il porcile diventa sede parlamentare per evitare l'abbattimento degli animali malati

 
Redazione Regione

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Cursi, alleva pecore senza marchio e maiali lasciati al sole e al freddo: denunciato

Protagonista della storia il senatore Ciampolillo: dopo aver tentato di «adottare» i maiali, ha dichiarato la masseria residenza parlamentare dopo essersi fatto firmare un contratto di comodato

Sabato 15 Febbraio 2020, 13:59

C’è un allevatore di Cisternino che possiede 23 maiali. C’è la Procura di Brindisi che ne chiede l’abbattimento in quanto, secondo i servizi veterinari della Asl, sono malati e pericolosi per l’uomo. E c’è un parlamentare, il senatore barese Lello Ciampolillo, che si è presentato sul posto per bloccare l’operazione: dopo aver tentato di «adottare» i maiali, ha dichiarato la masseria residenza parlamentare dopo essersi fatto firmare un contratto di comodato.
Se sembra un film già visto, lo è. Ciampolillo, espulso dal gruppo Cinque Stelle per morosità, è lo stesso che a dicembre 2018, sempre a Cisternino, dichiarò residenza parlamentare un ulivo malato di Xyella per evitarne l’abbattimento. Finì, naturalmente, che l’ulivo fu abbattuto lo stesso, nonostante le proteste del parlamentare negazionista che provò (invano) a chiedere un intervento della presidente Elisabetta Casellati, lamentando la violazione del domicilio di un senatore. Per Ciampolillo, negazionista vegano, la Xylella non è la causa del disseccamento degli ulivi. E probabilmente (la «Gazzetta» ieri ha provato, invano, a chiamarlo per sentire la sua versione della storia) nemmeno i maiali sono davvero malati, anche se la relazione dei Nas parla di una situazione di degrado, con la mancanza delle necessarie tutele per l’igiene e la presenza diffusa di escrementi.
Per il pm Raffaele Casto, però, l’ordine di abbattimento dei 23 maiali dovrà essere eseguito anche se tre giorni fa i Nas, intervenuti sul posto, sono dovuti tornare indietro. Ma, a quanto sembra, le forze dell’ordine interverranno nuovamente nei prossimi giorni.

Delle sortite di Ciampolillo sono piene le cronache. A luglio 2017 si è presentato nello stabulario dell’Università di Ferrara chiedendo di prendere visione del registro di carico e scarico degli animali (respinto con perdite). A dicembre 2018 ha proclamato in Senato tre giorni di veglia e sciopero della fame «contro la barbarie della macellazione»: «È noto che gli allevamenti degli animali costituiscono una delle case maggiori di riscaldamento del clima».
È «un non nuovo abuso della funzione parlamentare», secondo il consigliere regionale brindisino Fabiano Amati (Pd), che parla di «una storia incredibile» e si schiera «dalla parte del servizio veterinario dell’Asl di Brindisi e dei Nas e contro tutte le cialtronerie dilaganti»: «Si rischia di ritrovare in commercio le carni macellate dei maiali». Anche Amati chiede l’intervento della Casellati, ma per «stigmatizzare la condotta di un membro del Parlamento che ostacola l’esecuzione degli ordini dell’autorità».

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