BRINDISI - L’asse della droga sulla tratta Ancona-Catania: a portare alla luce il giro di spaccio è stata un’indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Brindisi. L’inchiesta si è conclusa nell’agosto del 2017 e in questi giorni sono stati notificati agli indagati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. L’ipotesi si reato contestata ai 23 indagati, residenti nelle province di Brindisi, Ancona, Catania e Lecce, è quelle di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto marijuana e hashish. Tra le contestazioni mosse agli indagati c’è anche la cessione di dosi di cocaina.
I brindisini coinvolti nell’inchiesta sono 14: A.B., originario dell’Albania, 23 anni; R.C., 24 anni; L.C., 37enne; C.C., 30enne; D.D.F., 25 anni; C.G., 56enne; S.I., 23enne; M.L., 22enne; F.O., 24enne; T.R., 37enne; A.S., 21enne; C.V., 23enne; F.B., 29enne, originario dell’Albania; X.H., 28, originario dell’Albania. Due indagati sono di Ancona: M.B., 24enne; L.E., 22enne, residente a Falconara Marittima. Tre persone risiedono a Ramacca, in provincia di Catania: V.F., 25 anni, nato in Albania; C.L., 23 anni; V.S., 37 anni. E poi ci sono G.F., 36 anni, di Squinzano (Lecce), A.F., 27 anni, nato in Albania e domiciliato a Melissano (Lecce) e G.S., 40 anni, di Erchie.
Le sostanze stupefacenti viaggiavano in treno. I presunti trafficanti brindisini, che erano soliti fare la spola tra il capoluogo e Ancona, usavano il treno per raggiungere le Marche.
Il 9 maggio 2017, due giovani residenti in provincia di Ancona (il 22enne L.E. e un minorenne) vennero fermati presso la stazione di Brindisi, poco prima di salire a bordo di un treno diretto nelle Marche, con due chili di marijuana acquistata poco prima, da quanto appurato dagli inquirenti, dai brindisini. Il 21 agosto 2017, poco dopo essere arrivati alla stazione di Ancona, un 17enne e una ragazzina di Brindisi vennero bloccati dai militari del posto, che li trovano in possesso di una borsa contenente 1.117 chilogrammi di marijuana.
Nell’ambito della stessa indagine, il 7 maggio del 2017 tre brindisini subirono una perquisizione mentre soggiornavano presso un hotel di Rimini. Furono trovati in possesso di 16 grammi di marijuana e 8 grammi di hashish, oltre che di tutto quello che serve per confezionare le dosi di sostanza stupefacente. Gli investigatori sono arrivati alla conclusione che i tre si erano recati in Romagna per rifornire di “erba” e “fumo” i loro clienti della Riviera. Oltre che in Emilia, la droga che arriva a Brindisi dall’Albania finiva anche nelle piazze del Catanese.