BRINDISI - Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce i tre ragazzi, due di origine francese ed uno di nazionalità inglese, in vacanza a Ceglie Messapica, autori del danneggiamento alle opere pubbliche avvenuto la mattina di domenica 18 agosto intorno alle 4.30. L’indagine, condotta dalla Polizia Locale guidata dal Comandante Cataldo Bellanova è partita a seguito della segnalazione di alcuni cittadini testimoni del gesto che, subito, hanno allertato il personale reperibile della Polizia Locale. I ragazzi, infatti, dopo aver frequentato la movida notturna nella zona centrale della città, verso le ore 4.30 circa si sono introdotti nel Castello medievale, salendo su una delle torri attraverso le impalcature presenti per il restauro dell’immobile storico.
Forse per gioco o per noia hanno distrutto tutti i vasi di fiori presenti sulla scalinata di accesso alla biblioteca, il vetro di una finestra, alcune sedie e la manichetta antincendio situata sulla parete interna. Grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza comunale che avevano immortalato le imprese e ad alcuni particolari emersi durante le indagini, è stato possibile risalire agli autori della bravata in vacanza presso uno dei tanti B&B sparsi sul territorio comunale.
I ragazzi sono stati identificati ed accompagnati presso il Comando della Polizia Locale mentre, intorno alle 2, erano presso un locale del centro storico. Al Comando sono giunti, anche, i genitori ma per i ragazzi è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce per danneggiamento aggravato su immobili e manufatti di notevole interesse storico, ai sensi dell’art. 635/2° comma in relazione all’art. 625 numero 7 del Codice Penale. L’Amministrazione Comunale potrebbe decidere di procedere nei loro confronti, anche, per invasione di edifici pubblici. “Il Comando di Polizia Locale – come si legge nella nota a firma del Com. Cataldo Bellanova - ringrazia i cittadini che, con la loro collaborazione, hanno permesso di individuare e punire i colpevoli di queste azioni incivili e riprovevoli.”