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Brindisi, spacciava davanti a scuola media: arrestato 27enne

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Brindisi, spacciava davanti a scuola media: arrestato 27enne

Denunciati anche un 16enne e un 17enne. Dopo la chiusura notturna del Parco Braico, lo spaccio ora avviene di giorno

Martedì 22 Gennaio 2019, 11:37

Un giovane di 27 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Brindisi mentre spacciava droga nei pressi di una scuola media. In manette è finito Samuele Barletta, fermato dai militari della stazione di Bari centro in piazza Tirolo, nei pressi della scuola media Marzabotto: dopo un controllo, nelle tasche del giubbino gli sono state rinvenute 13 confezioni di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Ogni confezione era stata avvolta in un ritaglio di busta di plastica termosaldata, il tutto per un peso complessivo di 67,3 grammi.

Nel corso dello stesso servizio i militari hanno segnalato all’Autorità Amministrativa 2 studenti, un 16enne e un 17enne, controllati nel corso della prima mattinata nel cortile dell’Istituto Alberghiero “Sandro Pertini” di via Appia. I giovani sono stati sottoposti a perquisizione personale, al 16 enne di Brindisi sono stati rinvenuti nelle tasche del giaccone 7 grammi di stupefacente del tipo marijuana, mentre al 17enne, residente in Latiano, 1 grammo della stessa sostanza, il tutto sottoposto a sequestro.

Inoltre, i Carabinieri della Stazione di Brindisi Casale hanno segnalato un 16enne del luogo, il quale, controllato nelle adiacenze dell’Istituto “G. Giorgi”, durante l’accertamento ha consegnato spontaneamente un involucro con all’interno 2 grammi di marijuana custodito nello zainetto. Delle segnalazioni riguardanti i minorenni sono stati informati i rispettivi genitori.

Da quando il Comune di Brindisi ha disposto la chiusura notturna del parco Cesare Braico, su input dei Carabinieri di Brindisi, le attività illecite di spaccio avvengono di giorno. Tale provvedimento è scaturito dalla segnalazione dei Carabinieri che hanno accertato la presenza di giovani in orario serale/notturno nelle aree destinate ai giochi, utilizzando impropriamente le dotazioni con urla e schiamazzi, con conseguente disturbo del riposo e delle occupazioni dei residenti nelle aree limitrofe al Parco, facendolo divenire nel tempo anche luogo di ritrovo e di riferimento per persone pericolose orbitanti nell’ambiente dello spaccio e del consumo di stupefacenti e psicotrope, con gravi e ricorrenti ripercussioni, oltre che per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche e soprattutto per la salute e la incolumità dei giovani frequentatori e dei cittadini in generale.

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