Lunedì 08 Settembre 2025 | 23:37

Incidenti: investe e uccide pedone, gip 'scarsa empatia ma patente sospesa è adeguata'

 
Agenzia Adnkronos

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Lunedì 08 Settembre 2025, 18:20

Milano, 8 set. (Adnkronos) - "Non vi è dubbio che si tratti di un fatto grave" che ha determinato la morte di un giovane ragazzo, ma per Giusto Chiacchio, il poliziotto di 26 anni accusato di omicidio stradale per aver investito e ucciso Matteo Barone, il carcere non è la misura idonea: è sufficiente la sospensione della patente. E' quanto ha stabilito il giudice per le indagini preliminari di Milano Roberto Crepaldi che ha convalidato l'arresto ma lasciato libero l'agente.

L'indagato che ha ammesso l'investimento avvenuto sulle strisce pedonali in via Porpora, all'altezza del civico 157, - ha parlato di una velocità compresa tra i 50 e gli 80 chilometri l'ora - "ha dimostrato nell’interrogatorio di convalida una scarsa dose di empatia nei confronti della vittima", ma i profili di colpa non sono allo stato tali "né da destare particolare allarme sulla personalità del reo: la velocità era certamente eccessiva ma non può essere attualmente stimata come condotta particolarmente spregiudicata; lo stato di intossicazione (ebrezza alcolica di 0,60 g/l) era certamente modesto; non vi sono, allo stato e in attesa di eventuali approfondimenti investigativi, altri addebiti possibili di colpa" scrive il giudice nel suo provvedimento.

Anche essersi allontanato dal pronto soccorso, dopo l'incidente avvenuto all'alba di sabato 6 settembre, non è un elemento - a dire del gip Crepaldi - che sostiene il rischio di reiterazione del reato su cui puntava invece la Procura rappresentata dal pm Maurizio Ascione. Il ritratto dell'indagato è quello di un poliziotto che non ha problemi di abusi, un precedente legato all'eccesso di alcol risale a quasi due anni fa "ed è completamente aspecifico rispetto al pericolo di ulteriori condotte di guida pericolose". Chiacchio, assistito dall'avvocato Giuseppe Maria De Lalla, "è soggetto incensurato, ha tenuto un contegno ampiamente collaborativo in sede di udienza di convalida e che in conseguenza del sinistro si provvederà indefettibilmente alla sospensione della patente di guida, appare evidenza l’insussistenza di qualsiasi pericolo di reiterazione di condotte analoghe".

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