«Chiavi della città», il 12 febbraio la decisione del gup di Trani
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L'ordinanza
25 Marzo 2018
NICO AURORA
TRANI - Da domenica 25 marzo, con il ritorno in vigore dell’ora legale, si punta a rianimare, anche dal punto di vista dell’intrattenimento musicale, le zone della movida. E così il sindaco, Amedeo Bottaro, ha firmato un’ordinanza con la quale dispone, per l’intero periodo di vigenza dell’ora legale, e per le sole giornate del venerdì, prefestivi e festivi, in favore dei pubblici esercizi, la proroga delle emissioni sonore fino alle 2.
In ogni caso, il provvedimento prescrive, anche, il mantenendo dell’obbligatorietà, per i titolari degli esercizi, dell’adozione di adeguati piani di contenimento delle emissioni sonore, per garantire il rispetto dei limiti acustici determinati ai sensi di legge, nonché dal vigente piano di zonizzazione del Comune di Trani, a beneficio della quiete pubblica.
Dunque, fino al prossimo 28 ottobre, i locali potranno diffondere musica per richiamare clientela e ravvivare la movida, ma è anche vero che spesso e volentieri, dove finiscono i diritti di chi lavora, cominciano quelli di chi vuole riposare e si sente, come minimo, disturbato dalla musica irradiata dalle tante attività pubbliche, presenti non soltanto nel centro storico.
Va anche detto che, nel 2015, il commissario straordinario uscente, Maria Rita Iaculli, con i poteri del consiglio comunale, aveva approvato il nuovo Regolamento di polizia urbana anche per disciplinare questa fattispecie, nell’ambito dei valori rientranti nel concetto della «sicurezza urbana» nella sua accezione più ampia.
Ed infatti l’articolo 41 del regolamento, su spettacoli e intrattenimenti, nel disciplinare orari e modi relativi alle emissioni sonore, aveva subordinato ogni concessione proprio alla adozione di adeguati piani di contenimento delle emissioni sonore, fissando a mezzanotte il limite dell’ora solare e, appunto, alle 2 quello dell’ora legale.
Augurandosi che si rispettino le regole.
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