Martedì 30 Settembre 2025 | 15:15

Trani, bivacchi davanti alla chiesa di Sant’Andrea. La denuncia: «Oltraggio a una storia millenaria»

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, bivacchi davanti alla chiesa di Sant’Andrea. La denuncia: «Oltraggio a una storia millenaria»

I cittadini chiedono un maggiore controllo dal parte della polizia locale, in particolare durante le ore notturne, per evitare degrado e incuria

Martedì 30 Settembre 2025, 12:58

TRANI - Bivacchi e degrado contro una storia millenaria. La storica chiesa di Sant’Andrea si trova ad affrontare un grave problema di inciviltà e degrado, dovuto principalmente ai bivacchi notturni che si tengono lungo la sua scalinata.

La denuncia arriva da un cittadino che segnala come l’area, vero e proprio gioiello del patrimonio locale, venga regolarmente trasformata in un ritrovo notturno, soprattutto tra il venerdì e il sabato sera. Il risultato è un risveglio amaro per la comunità, con la scalinata e i dintorni della chiesa lasciati pieni di bottiglie, resti di consumazioni e sporcizia di ogni tipo.

PIÙ VIGILI DI NOTTE Di fronte a questo scenario di abbandono e incuria, il cittadino invoca un intervento più incisivo e mirato da parte delle autorità, in particolare della Polizia Locale. La proposta è di estendere l’orario di servizio fino alle prime ore del mattino e di rimodulare i turni di pattuglia per coprire le fasce orarie critiche. «Invece di fare scorrazzare i vigili nelle ore tranquille, dalle 20 alle 23, dovrebbero farli circolare in borghese da mezzanotte fino alle quattro del mattino ed elevare le multe per abbandono di rifiuti», suggerisce il residente. L’appello mira a scoraggiare il degrado attraverso la presenza costante e l’applicazione rigorosa delle sanzioni, ripristinando il decoro e il rispetto per uno dei luoghi simbolo della città.

GIOIELLO MILLENARIO Il degrado che affligge la scalinata della Chiesa di Sant’Andrea è particolarmente grave se si considera il suo valore storico e architettonico. La chiesa è molto antica, fondata intorno all’XI secolo. Inizialmente era dedicata a San Basilio e la dedicazione fu cambiata in Sant’Andrea solo nel 1644.

La pianta è ispirata ai modelli bizantini, a croce greca con tre navate. La chiesa è rinomata come uno dei pochi esempi in Puglia che conservi perfettamente la sua cupola originale. All’interno è emisferica, mentre esternamente ha una caratteristica copertura piramidale a “scheggia di pietra.” L’aspetto attuale della facciata non è quello medievale originario, essendo stato modificato nel tempo.

LA CHIESA E SAN ACUTIS Un evento di grande importanza per la storia religiosa locale legato a Sant’Andrea è il miracolo eucaristico. intorno all’anno 1000, nel Giovedì Santo, un’ostia consacrata fu sottratta dalla chiesa da una donna. A casa, per verificarne la realtà, l’ostia fu immersa in olio bollente e, secondo il racconto, si trasformò in carne e iniziò a sanguinare. I resti dell’ostia miracolosa sono conservati in una teca d’argento all’interno della chiesa. In ricordo dell’evento, si tiene ogni anno una processione penitenziale durante la processione dei Misteri del Venerdì Santo. Provò a visitarla in vita, durante una gita turistica scolastica, l’odierno San Carlo Acutis, ma la trovò chiusa. Oggi la chiesa svolge funzioni di rettoria ed è sede di gruppi di devozione locale, ma il suo valore come testimonianza di storia e fede rimane inestimabile.

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