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Barletta, sulle polveri gialle nella zona industriale L’Asl esclude pericoli

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, sulle polveri gialle nella zona industriale L’Asl esclude pericoli

Il messaggio nell’audizione della commissione regionale ambiente. Il fenomeno si è verificato tra fine 2024 e inizio 2025 nelle vie Trani e Misericordia

Martedì 22 Luglio 2025, 12:39

«Ad oggi, con i suoi monitoraggi continui, Arpa esclude ipotesi di esposizione della popolazione. A meno che qualcuno non voglia mettere in discussione questi rilievi, non si devono creare situazioni di panico». Le parole del direttore del dipartimento di prevenzione della Asl Bt, Nicola Fortugno, provano a spazzare i dubbi sulle polveri giallo-arancioni di via Misericordia.

Il messaggio, lanciato dall’azienda sanitaria locale della sesta provincia nel corso dell’audizione delle V commissione ambiente della Regione Puglia, è inequivocabile. La rappresentanza Asl era stata convocata dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Grazia Di Bari, per discutere del possibile impatto sulla popolazione delle polveri giallo-arancioni che negli ultimi mesi del 2024 e ad inizio 2025 si sono depositate su balconi, automobili, e giardini nelle vicinanze della zona industriale di Barletta, in particolare su via Trani e via Misericordia. Nei giorni scorsi, a chiedere chiarezza era stata anche la sezione barlettana di Legambiente che aveva evidenziato come a diversi mesi dall’accaduto non ci siano ancora risposte concrete.

In seguito ad un esposto dell’associazione ambientalista, è la Procura di Trani ad avere a disposizione il dettaglio di quanto emerso dai campionamenti condotti da Arpa Puglia tra metà e fine gennaio scorso. In quel periodo, oltre ai rilevamenti in via Misericordia, sono state effettuate ispezioni straordinarie nelle aziende di via Trani, Timac e Buzzi. L’acquisizione della documentazione delle aziende ha riguardato il periodo da ottobre 2024 a gennaio 2025 e sono state verificate anche le condizioni climatiche del trimestre. Al momento, l’unico dato a disposizione è quello svelato dall’Arpa nel corso di una seduta della commissione ambiente in Regione, a metà maggio. Secondo quanto riportato, le polveri conterrebbero quantità rilevanti di fosforo totale, calcio, fluoruri e metalli tra cui alluminio, ferro e nichel. Da tale base si è sviluppato quanto riportato dalla Asl Bt che, per bocca del direttore Fortugno e del direttore del Servizio di Igiene Pubblica, Giancarlo Cannone, ha tranquillizzato la cittadinanza evidenziando il dato relativo ai report condotti da Arpa sulla qualità dell’aria. Secondo quanto emerso dalla commissione, le rilevazioni condotte dall’agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale della Puglia tramite le centraline presenti a Barletta, in un periodo compreso tra l’ottobre 2024 e il giugno del 2025, non hanno evidenziato sforamenti rispetto ai limiti imposti dalla legge, se non per alcune giornate e comunque in linea con le medie annuali. Pertanto, l’invito dei dirigenti della Asl Bt è stato di non creare allarmismi, in attesa che le indagini della procura chiariscano le eventuali responsabilità degli insediamenti produttivi della zona industriale circa la diffusione nell’ambiente di tali sostanze.

A margine della commissione, la consigliera regionale Grazia Di Bari ha evidenziato come siano «necessari ulteriori approfondimenti sulle polveri giallo-arancioni campionate. Resta da conoscere la relazione inviata dall’Arpa alla Procura della Repubblica di Trani. Documento ignoto anche alla Asl perché sono in corso le indagini della procura. I cittadini devono essere informati in maniera corretta e trasparente».

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