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Antico stemma araldico di marmo rubato negli '70 a Bisceglie ritrovato da un antiquario a Trento

Antico stemma araldico di marmo rubato negli '70 a Bisceglie ritrovato da un antiquario a Trento

 
Redazione online

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Antico stemma araldico di marmo rubato negli '70 a Bisceglie ritrovato da un antiquario a Trento

Rintracciato in vendita su internet: prima è passato dalla Toscana, nelle mani di un farmacista

Mercoledì 02 Aprile 2025, 09:30

12:05

BISCEGLIE - Uno stemma araldico rubato mezzo secolo fa e restituito oggi alla città di Bisceglie, nel nord Barese. Una testimonianza storica ritrovata grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bari che l’hanno rintracciata su una piattaforma di vendita on line e che sono riusciti a ricostruire come dalla Puglia, sia passata dalla Toscana per poi finire nella disponibilità di un antiquario della provincia di Trento. Così, un antico stemma araldico in marmo bianco risalente al XVIII secolo è tornato a casa dopo lunghe indagini coordinate dalla Procura di Trani.

Sul web, i militari si sono imbattuti in un annuncio relativo alla vendita di uno «stemma in marmo bianco di Toscana con insegna nobiliare, attribuito a una importante famiglia fiorentina del Settecento, a causa della presenza di gigli», riferiscono gli investigatori spiegando che a portare lo stemma nel Fiorentino sarebbe stato un farmacista che così, ne avrebbe dissimulato l’origine pugliese. I carabinieri hanno anche documentato «la presenza in una casa di una famiglia fiorentina dello stemma dalla fine degli anni Settanta». Sulla piattaforma di e - commerce era stata pubblicata l’immagine assieme all’annuncio di vendita che «era sovrapponibile a quella riprodotta su una fotografia fornita da un noto ricercatore biscegliese esperto in materia che aveva pubblicato la notizia del furto».

Attraverso l’analisi di quanto archiviato nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dall’Arma è stato possibile accertare che «lo stemma marmoreo in vendita on-line proveniva effettivamente dall’antico palazzo di via Perotti di Bisceglie - precisano gli investigatori - ed era in possesso di un antiquario della provincia di Trento». L’uomo non risponde di alcun reato in quanto avrebbe lecitamente acquistato dalla casa di asta fiorentina lo stemma. E anche a carico della casa d’asta non è ravvisabile alcun reato in quanto prescritto. «L'Autorità giudiziaria di Trani ha disposto la confisca e l’assegnazione del bene storico-artistico alla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Bat e Foggia, che ha autorizzato la consegna al museo diocesano di Bisceglie», concludono i carabinieri.

«Il grosso tallone d’Achille della nostra regione è rappresentato dai tombaroli che è determinata dalla presenza sul territorio di tantissime aree archeologiche. Sembra un lavoro antico in realtà non è così perché si continua a scavare e si continuano a trovare tesori sottoterra». Lo ha detto il tenente colonnello Giovanni Di Bella, comandante del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Bari, a margine della consegna alla città di Bisceglie, nel nord Barese, di un antico stemma araldico risalente al 18/o secolo, «ritrovato è grazie alla segnalazione di un cittadino e alla collaborazione di diverse Istituzioni dello Stato, dell’Arma dei carabinieri e delle Sovrintendenze», ha proseguito Di Bella. Il lavoro di indagine dei carabinieri «è una attività intensa che ha portato ottimi risultati e che ci ha consentito anche di eseguire diverse misure cautelari», ha aggiunto il comandante del Nucleo Tpc.

l recupero del reperto «è importante perché il centro antico di Bisceglie è caratterizzato dalla presenza di palazzi nobiliari che recano sui loro prospetti questi stemmi meravigliosi», ha continuato Anita Guarnieri, sovrintendete Bat e Foggia evidenziando che «questo stemma era andato perduto e averlo recuperato ci consente anche di fare un nuovo ragionamento sulla valorizzazione del patrimonio architettonico della città di Bisceglie pensando proprio alla bellezza e al valore dei propri stemmi». «Abbiamo recuperato un pezzo della nostra storia, della nostra memoria», ha sottolineato il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano ricordando che «di recente è stato ritrovato e restituito un puntale del 19/o secolo che fa parte della nostra storia e che presto presenteremo alla collettività».

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