BARLETTA - Aree dunali protette per facilitare la rinaturalizzazione. Il protocollo di intesa firmato lo scorso anno tra il Comune di Barletta, Legambiente Circolo di Barletta e Società Italiana di Geologia Ambientale sta trovando in questi giorni una sua concretezza: gli operatori Barsa stanno delimitando le aree interessate dal progetto «Dune costiere», sul lungomare Mennea.
Il progetto prevede di dedicare una porzione pari ad almeno il 30% dell'ampiezza della spiaggia emersa al ripristino e rinaturalizzazione dei cordoni dunali, per facilitare (tra gli altri) la nidificazione del fratino.
«Si tratta di un'opera che non ha un riscontro immediato – spiegano da Legambiente Barletta -, ma va valutato il percorso che porterà benefici al nostro territorio sotto il profilo ambientale, come azione a tutela della costa, come salvaguardia della biodiversità, come incentivo turistico e, non per ultimo, sotto il profilo economico».
«Il ripristino delle dune costituisce un efficace sistema naturale di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici sulle locali coste sabbiose con forme di mitigazione agli effetti dei cambiamenti climatici – si spiega dal Comune -. Inoltre, il ripristino degli ecosistemi dunari, favorisce una implementazione nell'estensione delle aree verdi pubbliche, come sta già avvenendo in una piccola area sperimentale sempre lungo lo stesso litorale e favorisce il contenimento dell'erosione eolica costiera».
La delimitazione permetterà alla natura di fare il suo corso, indicando ai residenti una porzione di territorio che necessita di particolare tutela e attenzione.