BARLETTA - Una richiesta che si rinnova con ancora più forza: aprite un ambulatorio di oncologia ed ematologia all’ospedale «Bonomo» di Andria. La preghiera è dell’associazione «Wonder Woman» di Barletta attraverso la passione della sua presidente Sabrina Leonetti. «Tutti noi volontari abbiamo sulle spalle una esperienza difficile di tumore, sappiamo cosa significa sopportare lunghe sedute di infusione chemioterapica, quello che succede durante quelle 4-5 ore e dopo. Al centro di oncologia ed ematologia che si trova all’ospedale “Dimiccoli” di Barletta convergono pazienti che arrivano anche da Andria. E’ pesante. Dopo il trattamento metterti in auto e guidare con la nausea che ti aggredisce. Con i dolori che ti prendono per tutto il corpo. Io l’ho provato. Lo chiamavo “il viaggio della morte”. Era durissimo. Specie per chi non ha nessuno che possa guidare al suo posto. Per questo è essenziale che ci sia un ambulatorio più vicino ai tanti costretti a viaggi che possono anche sembrare brevi, se stai bene, ma sono traversate oceaniche se stai malissimo».
Sabrina Leonetti parla e si sente tutta l’emozione di chi vive il dolore in ogni sua parola. La richiesta che viene proposta nuovamente alla Asl Bt a distanza di qualche mese nasce da esigenze che ha toccato con mano da paziente ed ora da chi è al fianco di quanti soffrono. «Abbiamo raccolto una sorta di sondaggio tra i pazienti andriesi che frequentano l’ambulatorio a Barletta e la frase che più spesso ci hanno ripetuto è: “sarebbe un sogno poter fare la chemio ad Andria, più vicino a casa”. Per questo io chiedo ai dirigenti Asl Bt di agire con il cuore, così come dal cuore viene il mio appello. Non ci vuole molto sia come logistica, sia come personale necessario. Due stanze con 6-7 poltrone per il trattamento, un paio di medici, 3-4 infermieri… ma il sollievo per tanti pazienti sarebbe enorme. Inoltre sarebbe valorizzato anche il grosso impegno profuso all’ambulatorio del Dimiccoli: oggi sono oberati da pazienti, impossibile poterli seguire con le dovute cure. Decongestionando i flussi e le necessità, invece, si potrebbe abbassare la pressione e medici ed infermieri potrebbero avere ancora più cura di pazienti particolarmente fragili».
L’associazione Wonder Woman ha meno di due anni, ma conosce il dolore e con affetto ed attenzione cerca di intercettare i bisogni di tanti pazienti oncologici. «Abbiamo trasformato l’ambulatorio al Dimiccoli in una sorta di spa – spiega sorridendo la Leonetti -. Cerchiamo di prenderci cura dei pazienti. Quando sei lì seduta per l’infusione, spesso hai le braccia che ti fanno male. Noi massaggiamo i pazienti con olio o crema. Oggi quando si entra in quelle stanze non si sente più l’odore acido dei medicinali chemioterapici, ma il profumo dei nostri unguenti».
«Così come è stato attivato un ambulatorio a Trani, chiediamo che venga fatto anche ad Andria, all’ospedale Bonomo – ripete accorata la presidente -. Che la Asl Bt ci ascolti, che ascolti le preghiere e i sogni di tanti pazienti andriesi. Sarebbe come una carezza fatta a quanti soffrono. E una carezza può far tanto, può fare la differenza».