ANDRIA - E’ scoppiata la febbre da Fidelis in città. Da tempo non si respirava entusiasmo e attesa per le vicende sportive della squadra di calcio, che è in lizza per la promozione in serie C. Domani è in programma il big match al Degli Ulivi contro la capolista Nocerina e in palio c’è il primo posto, visto che i campani sono distanti solo un punto.
Nei bar, per le strade e sui social il tema principale di discussione è proprio la sfida di calcio. E dallo scorso mercoledì è partita la caccia al biglietto, per un evento sportivo che prevede il tutto esaurito con più di 5mila spettatori. Nelle ultime ore sono anche spuntati degli striscioni in diverse strade del centro e della periferia, con lo slogan: «Tutti allo stadio».
Nella fibrillazione di sportivi e non solo, si inserisce il «biglietto sospeso», una iniziativa di solidarietà che coinvolge un gruppo di tifosi e alcuni esercenti cittadini. «Da un’idea nata per caso si sta innescando una catena di solidarietà che ha come comune denominatore comune la passione per la Fidelis – spiega Tony Tragno, esercente e componente del gruppo di tifosi “Combriccola Fidelis” -. Ci sono tanti supporter biancazzurri che vivono fuori Andria e non possono essere presenti allo stadio, ma hanno voluto contribuire all’evento calcistico acquistando un biglietto per i ragazzi autistici dell’associazione “Asteroide B612”. Altri esercenti e tifosi, invece, hanno deciso di mettere a disposizione dei biglietti per quelle persone che, pur avendo la passione calcistica, non possono permettersi di andare allo stadio. Grazie a Filippo che vive a Bologna, a Diego che vive in Polonia, a Felice che risiede in Toscana, a Benny titolare di un’attività e grazie agli altri amici della Combriccola Fidelis. Sono sicuro che altri ancora si uniranno a questa catena benefica. Si tratta di un piccolo contributo ma in grado di regalare un sorriso a Flavia e Riccardo, accompagnati dai loro papà, così come a Gabriele con il suo accompagnatore. Lo sport semina cultura, e noi siamo fieri di contribuire alla crescita culturale della città».
[Aldo Losito]