BARLETTA - Trecentosessantacinque giorni per ripercorrere il contributo della provincia Bat alla Resistenza. Nell’ottantesimo anniversario della liberazione dell’Italia e dell’Europa, le studentesse e gli studenti della 4ª A indirizzo grafico del Liceo artistico «Léontine e Giuseppe De Nittis» di Barletta hanno accolto, con i loro insegnanti, un compito originale quanto laborioso. Con la guida dei propri docenti i giovani alunni si sono adoperati nel realizzare per l’Anpi di Barletta-Andria-Trani (Associazione nazionale partigiani d’Italia) un calendario 2025 dedicato alla Resistenza combattuta nella Bat da donne e uomini che hanno contribuito, con il sacrificio della propria vita, alla fine del giogo nazifascista.
Dalla progettazione grafica, alla creazione delle immagini, totalmente originali, all’impaginazione, i liceali hanno dato vita a un prodotto di grande valore civico e simbolico che racconta una storia partigiana per ogni giorno dell’anno. Le quattordici tavole grafiche che formano il calendario sono state il frutto di un precedente lavoro di studio e riflessione dei ragazzi su uno dei capitoli più drammatici e sanguinosi della nostra storia recente, che li ha portati ad approfondire i giorni critici della guerra civile fino alla liberazione dalla morsa brutale del totalitarismo.
«Noi - ha spiegato a margine della presentazione del calendario a palazzo San Domenico, il dirigente del liceo artistico, Antonio Diviccaro - stiamo dando un’importanza fondamentale all’insegnamento dell’educazione civica. La storia della genesi della Repubblica Italiana, con il 25 aprile come data fondante, viene ampiamente messa in risalto da discipline classiche come la storia, la filosofia o il diritto cui va aggiunto un lavoro di preparazione alla settimana di confronto sui temi della partecipazione alla cosa pubblica che si avrà con il Wanna festival della politica giovane in programma a marzo prossimo».
Nel racconto del calendario 2025 c’è una data da segnare in rosso per la città di Barletta, quella del 12 settembre. In quel giorno del 1943, 11 vigili urbani ed 1 netturbino persero la vita, trucidati per rappresaglia dai nazisti in ritirata. Fu uno dei primi episodi della Resistenza, così come sottolineato dal presidente onorario di Anpi Bat, Roberto Tarantino. «Barletta è una città simbolo, basti pensare che pochi in Italia possono vantare due medaglie d’oro per la Resistenza. Questo è il segno di un lavoro impegnativo, durato trent’anni, che ha portato la città nella storia nazionale della Resistenza stessa».
Parte del progetto anche lo Spi Cgil Bat, che lo ha definito importante per destare l’attenzione dei giovani su «tematiche che spesso li vedono distanti».