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Barletta, alberi «ingabbiati» in via Veneto. Legambiente: violate le norme sul verde

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, alberi «ingabbiati» in via Veneto. Legambiente: violate le norme sul verde

«Piante prive di adeguata manutenzione, un danno per tutti i cittadini»

Lunedì 04 Novembre 2024, 13:32

BARLETTA - Prima coperti dal cemento ed ora ingabbiati, per gli alberi di via Vittorio Veneto non c’è pace. Era l’agosto del 2023 quando, nel corso dei lavori di Ferrotramviaria per la realizzazione del secondo fronte della stazione di Barletta, gli alberi collocati sul marciapiede che costeggia l’ex distilleria furono ricoperti di cemento alla base. Ne seguirono una forte protesta delle associazioni ambientaliste ed anche una presa di posizione del sindaco Cannito che portarono poi, dopo qualche settimana, alla rimozione del cemento. Tutto finito? Assolutamente no.

Oggi, via Vittorio Veneto presenta un volto completamente rinnovato, la nuova stazione Bari-Nord è quasi completamente operativa e la strada è riaperta al traffico, ma per gli alberi la vita resta difficile costretti come sono a sopravvivere in una gabbia. A denunciare le cattive condizioni del verde è Legambiente che già qualche mese fa, a giugno, poco prima della riapertura della strada, era intervenuta sul tema.

Il referente cittadino dell’associazione, Raffaele Corvasce ha spiegato come sul marciapiede di via Vittorio Veneto siano stati installati alberi senza rispettare il regolamento comunale per la tutela del verde pubblico. «Per alberi di terzo livello, quelli con un’altezza minore a 12 metri - ha affermato Corvasce - ci dovrebbe essere un’area di pertinenza alla base delle radici di quattro metri quadri, qui invece siamo nell’ordine degli 80 centimetri ed è inadeguata».

A questa problematica si è aggiunta anche la messa a dimora di «piante senza una adeguata cura e manutenzione» riscontrata negli ultimi giorni. Legambiente non è rimasta inerme davanti ad uno scenario simile, numerose sono state la Pec di segnalazione inviate al sindaco Cosimo Cannito, ma anche ai dirigenti dei settori Ambiente e Urbanistica. Ad oggi però non ci sono stati riscontri.

«Siamo abituati a non avere alcuna risposta alle nostre PEC, ma non ci fermiamo per questo. Al taglio del nastro sono tutti presenti a far bella mostra di sé davanti alle telecamere, ma a luci spente nessuno si è mai degnato di seguire i lavori con attenzione e serietà, facendo semplicemente applicare il regolamento comunale in vigore in materia di verde urbano. Non c’è stato controllo prima, durante e neppure dopo i lavori».

Le conseguenze di questa disattenzione, andranno, secondo gli ambientalisti, a gravare sulla comunità quando nei prossimi anni le radici cercheranno lo spazio necessario per sopravvivere andando a spaccare i marciapiedi. «Saremo noi a pagare le conseguenze di questa mancanza di attenzione, sotto il profilo ambientale ed economico. Riscontriamo impegno a parole e menefreghismo nei fatti».

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