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«Un'ora terrificante, ci mancava l'aria»: il racconto di una giovane andriese dall'odissea Malaga-Bari

 
Davide Suriano

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Davide Suriano

«Un'ora terrificante, ci mancava l'aria»: il racconto di una giovane andriese dall'odissea Malaga-Bari

«Davvero tanti disagi, ci attendiamo un risarcimento complessivo»

Giovedì 22 Agosto 2024, 18:31

ANDRIA - Senza aria condizionata per un’ora a bordo di un aereo Ryanair in partenza da Malaga con destinazione Bari. Caldo insopportabile, malumori e rabbia dei passeggeri, qualcuno si è persino sentito male. Una volta scesi, il volo viene cancellato e tutti devono trovare una soluzione da sé. Il tutto nella serata vigilia di Ferragosto. E’ l’odissea vissuta da oltre 150 passeggeri del volo Malaga-Bari il 14 agosto scorso.

Solo uno dei tanti voli che nella settimana ferragostana hanwhatno provocato gravi disagi, tra disservizi e maltempo. Su quell’aereo in partenza da Malaga c’era anche Raffaella Troia, giovane andriese, che non ha potuto far ritorno in Puglia per Ferragosto. «E’ stata un’ora terrificante - ha raccontato - stavamo morendo di caldo e quasi non riuscivamo a respirare. C’era gente che iniziava a sentirsi male, bambini sudati, noi anche. Ci mancava l’aria. Un passeggero, per il troppo caldo, ha accusato un malore e ha chiesto disperatamente di scendere dall’aereo. Nel frattempo ci avevano promesso che saremmo partiti a breve. Ma così non è stato. Sono passati altri venti minuti con motori spenti e senza aria condizionata. A quel punto siamo scesi anche noi perché avevamo tutti bisogno di aria. Era insopportabile».

Per Raffaella e i passeggeri - molti erano pugliesi di rientro dalle vacanze, altri spagnoli che volevano visitare Bari e la Puglia - purtroppo è stato solo l’inizio di un lungo calvario. Una volta scesi, infatti, l’aereo non è ripartito. A mezzanotte e mezza, nella notte di Ferragosto, non c’era altro da fare se non restare nell’aeroporto di Malaga. «Verso mezzanotte e mezza veniamo a sapere che il volo è stato completamente cancellato, nessuna sostituzione - ha aggiunto Raffaella -. E da lì ci siamo mossi per trovare una soluzione, quanto meno per il giorno di Ferragosto. Ma nulla. Sono state ore frenetiche e complesse, ognuno è andato per la sua strada. Io ad esempio sono stata costretta a spostarmi da Malaga all’aeroporto di Siviglia, e da lì prendere un aereo diretto a Bologna. Una volta arrivata a Bologna ho dovuto pagare anche un autobus che mi riportasse ad Andria. Ho impiegato due giorni per tornare».

La compagnia aerea, infatti, ha dato successivamente il via libera al cambio di destinazione del volo (da Malaga-Bari a Siviglia-Bologna) ma le spese collaterali sono state comunque notevoli fra treni e autobus. Raffaella, così come tutti coloro che hanno vissuto questa spiacevole avventura, si augura che tutta la cifra spesa per ovviare ai disservizi venga risarcita al più presto. «Ci aspettiamo soprattutto il rimborso delle spese, questo è chiaro - ha sottolineato la giovane andriese -. Ma dovremmo anche ricevere una sorta di risarcimento per tutto il disagio che abbiamo vissuto. Quella notte non abbiamo nemmeno ricevuto un alloggio in cui dormire, ipotesi che inizialmente si era paventata davanti a noi. Ma nulla, alla fine abbiamo dormito in aeroporto, sulle panche che c’erano. Davvero tanti disagi. Ci attendiamo, dunque, un risarcimento complessivo», ha concluso Raffaella.

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