TRANI - Un pesante furto di rame in due atti, con 500 metri tagliati prima ed altri 200 dopo, per un danno procurato di almeno 20.000 euro. È questa la prima stima di Amet Spa dopo l’asportazione di cavi da una linea aerea avvenuto l’altra notte nei pressi della Strada provinciale 12 Trani-Corato. A pagarne pesantemente le conseguenze, residenti, attività e operatori agricoli della zona, privati della fornitura per quasi tutta la giornata di ieri e costretti ad utilizzare i gruppi elettrogeni, laddove presenti, o fare di necessità virtù fra mille disagi, nell’assenza di alternative. «Siamo rimasti senza corrente ed acqua da poco dopo la mezzanotte fino al tardo pomeriggio - si sfoga il signor Claudio -, ed è stata una giornata infernale sotto tutti i punti di vista, anche a causa del forte caldo che ci ha messo letteralmente in ginocchio».
Il taglio dei cavi ha determinato un autentico effetto domino, mandando in corto 18 cabine e disalimentando una zona vastissima, con la vigilanza notturna costretta a rimbalzare da una villa all’altra a causa dei sistemi di allarme che si azionavano non per intrusioni dei ladri, ma a causa del black out diffuso.
E le aziende della zona ieri hanno dovuto fare i salti mortali. La celebre Tenuta Donna Lavinia, per esempio, ho potuto ospitare un ricevimento nuziale solo grazie ai gruppi elettrogeni di cui dispone. Ma li ha dovuti costantemente alimentare con benzina di cui si è rifornita sfrenatamente fino al ripristino della fornitura. Senza corrente anche Tenuta Lama Gorga, insieme con oltre un centinaio di utenti fra residenti e operatori agricoli, che non hanno potuto utilizzare i pozzi.
La squadra di pronto intervento di Amet, distributrice dell’energia elettrica a Trani, ha lavorato tutta la notte e fino alla risoluzione del guasto. Proprio l’arrivo degli operai ha messo in fuga i malviventi, che hanno lasciato sul suolo altro rame non caricato ma poi si sono spostati in altra area dove hanno tagliato altri 200 metri di cavi in rame.
Il fenomeno dei furti di rame, affievolitosi ultimamente, è stato una costante degli ultimi anni con l’obiettivo di rivendere, peraltro a scarso prezzo sul mercato nero, il materiale sottratto. Al contrario, però, soprattutto quando il rame viene asportato dalla linea elettrica o quella ferroviaria, questo determina grossi problemi per le interruzioni delle forniture e la circolazione dei treni. Peraltro sia le ferrovie, sia i distributori dell’energia elettrica stanno progressivamente sostituendo il rame con conduttori ugualmente performanti, ma dai quali i ladri non trarrebbero alcun profitto sul mercato nero. Però a Trani non tutte le sostituzioni erano avvenute. E adesso ci si lecca le ferite.