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Lidi, lettino e ombrellone: nella Bat tutto ok, il prezzo è giusto

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Lidi, lettino e ombrellone: nella Bat tutto ok, il prezzo è giusto

Margherita di Savoia e Trani, così diverse, ugualmente attrattive

Lunedì 10 Giugno 2024, 12:18

TRANI - «L’effetto G7 ha scatenato una campagna mediatica contro la Puglia basata sulla disinformazione. Invece, i nostri lidi sono fra i più convenienti d’Italia». Così Antonio Capacchione, concessionario dello storico Moby Dick, di Margherita di Savoia, e non meno qualificato presidente nazionale e regionale del Sindacato italiano balneari, aderente a Confcommercio, con riferimento all’orientamento dei prezzi dei lidi per la stagione balneare appena partita.

«Da quando si è appreso ufficialmente che il G7 si sarebbe tenuto nella nostra regione - fa notare Capacchione - abbiamo letto ed ascoltato dappertutto che da noi i prezzi sono carissimi, fra i più alti d’Italia. Al contrario abbiamo tariffe decisamente più competitive rispetto a Costiera amalfitana, Versilia, Liguria e tante altre zone d’Italia».

Nella Bat costiera la parte del leone la fa proprio Margherita di Savoia, cui la natura ha regalato spiagge lunghissime e larghissime, di cui beneficiano tante realtà balneari valide e competitive. «I prezzi? Da 10 e 25 euro giornalieri, auto compresa - fa sapere Capacchione -, da noi come altrove. E sfido chiunque a chiamarli cari».

Peraltro, proprio a Margherita di Savoia 50 stabilimenti balneari e tre spiagge libere, per un totale di cinque chilometri di costa, sono coperti da un’attività di salvamento integrata con oltre 60 unità lavorative disponibili sull’intera area al costo di 350mila euro per l’intera stagione stasera stagione balneare, iniziata il 1° giugno e destinata a terminare il 15 settembre. Costi a carico dei concessionari, ma che gli stessi cercano di ribaltare il meno possibile sugli utenti.

E, sempre a proposito di cifre, i gestori dei lidi di Margherita di Savoia pagano complessivamente 1.259.000 euro di canoni demaniali, spalmati su 64 concessioni balneari: «Le gare? Si valuti bene - è la condirezione di Capacchione -, perché lo stravolgimento dell’esistente rischia di ripercuotersi esclusivamente sui clienti».

Le spiagge di Trani non sono certo così ampie come quelle di Margherita di Savoia, ma le opere di difesa del litorale di inizio anni 2000 hanno consentito a quelle storiche di guadagnare terreno e clientela. Così il lido Colonna va avanti senza intoppi e, proprio grazie alla fedeltà della clientela, ha scelto di mantenere invariato il listino rispetto allo scorso anno: per un’intera giornata due adulti pagano 35 euro per ombrellone e due lettini dal lunedì al venerdì, dal 27 maggio al 10 luglio e dal 1° al 10 settembre. Il costo diventa 40 euro il sabato e la domenica, e tutti i giorni dall’11 luglio al 31 agosto.

Se si sceglie, però, di andare al mare lì dalle 13 in poi, si risparmia ed un adulto può entrare pagando 5 euro, più il costo di un’attrezzatura a scelta fra sedia da regista, sdraio e lettino, oscillanti fra 3 e 8 euro. Disponibili per il noleggio anche pedalò e canoe, singola e doppia.

L’altro lido popolare, il Matinelle, ha adeguato i prezzi dopo 15 anni durante i quali li ha tenuti ininterrottamente invariati: a giugno, luglio e settembre, dal lunedì al venerdì, si paga 20 euro il sabato e la domenica e 30 euro; ad agosto gli stessi prezzi diventano 30 e 40 euro. Minore è il costo se si sceglie il lettino sulle terrazze: per l’intera stagione balneare si paga 5 euro da lunedì a venerdì, 10 euro il sabato e la domenica con l’aggiunta di altri 10 euro se si chiede l’ombrellone.

Peraltro, Matinelle è un lido «sociale» secondo la storica concessione rilasciata da Pugliapromozione in favore del suo concessionario, ed allora l’accompagnatore di un bagnante disabile non paga l’ingresso e può usufruire dei servizi riservati alle categorie svantaggiate, comprensivi della sedia job per l’ingresso in acqua.

A Bisceglie, infine, prezzi sostanzialmente invariati ma boom di abbonamenti. La conferma della doppia Bandiera blu è un fattore e tutti i concessionari di stabilimenti balneari e spiagge libere con servizi si fregano le mani.

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