«È stato un vero onore e un immenso piacere lavorare in questa terra ricca di storie e cultura, ma che richiede grande attenzione e dedizione». Silvana D’Agostino lascia la guida della prefettura di Barletta-Andria-Trani per assumere l’incarico a Chieti. Ieri mattina ha salutato istituzioni, sindaci, rappresentanti delle forze dell’ordine e stampa, ripercorrendo gli obiettivi raggiunti in un anno e mezzo di mandato.
Il prefetto ha subito evidenziato una priorità: consolidare l’identità provinciale, «relativamente giovane», attraverso il rafforzamento degli uffici statali sul territorio. «Abbiamo istituito l’Ufficio scolastico provinciale, l’Ispettorato del lavoro e l’Archivio di Stato» ha ricordato. «Stavamo avviando anche il percorso per l’istituzione della Motorizzazione civile. Lo farà la mia successora». Un impegno che si è intrecciato con la complessa geografia giudiziaria della Bat: «Per questo tema stanno lavorando con grande competenza i parlamentari della provincia».
D’Agostino ha sottolineato le azioni di contrasto alla criminalità organizzata: «È stato dato un grande impulso all’attività di prevenzione antimafia: sono state adottate dodici interdittive in questi diciotto mesi, tra provvedimenti e misure di prevenzione collaborativa. Altrettanti sono in gestazione». Una linea di fermezza che richiama alla realtà del territorio: «C’è una grande fetta di gente onesta, piena di dignità, ma purtroppo abbiamo un tessuto criminale che non va sottovalutato. Una realtà complessa che richiede vigilanza costante».
Per fronteggiare minacce crescenti, la prefetta ha ricordato il rafforzamento delle forze dell’ordine: «L’impinguamento degli organici ha consentito di intensificare i servizi di controllo del territorio. Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori rinforzi, perché questa provincia richiede una presenza consistente». Sul fronte sicurezza, D’Agostino ha citato risultati tangibili: «Una cosa piacevole è che non siamo più i primi per furti d’auto: significa che si è lavorato tanto». Altro fronte caldo, quello dei giovani: «Si è parlato molto di baby gang, ma non parlerei di fenomeno strutturato. C’è un gruppetto che è stato allontanato. Sono stati adottati provvedimenti precisi per far sì che questi ragazzi possano rigenerarsi e guardare al futuro con maggiore fiducia».
Il lavoro coordinato tra prefettura, procura e forze dell’ordine resta per D’Agostino «orgoglio della provincia», ringraziando «il questore, i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, e la magistratura che svolge un lavoro incessante per assicurare giustizia».
Grande attenzione è stata dedicata anche al lavoro e ai flussi migratori: «È stata istituita presso la questura la sezione immigrazione. Non si deve più andare a Bari per le pratiche di assunzione dei lavoratori ed è importante, perché questa è una terra che ha bisogno di tanta forza lavoro». Il bilancio passa anche dalla collaborazione istituzionale: «Rivolgo un ringraziamento ai sindaci, appassionati rappresentanti dei loro concittadini. Con loro si è creata una sinergia meravigliosa, una collaborazione leale encomiabile. Non la dimenticherò».
Infine, la prefetta ha voluto rivolgersi ai cittadini: «Li esorto a essere sentinelle attive di legalità, custodi e difensori di questa terra operosa. È un territorio che merita tanta attenzione e vigilanza».
A succedere al prefetto D’Agostino, arriverà nelle prossime settimane il prefetto Flavia Anania dalla prefettura di Genova, dove dal dicembre 2023 ricopriva l’incarico di vice prefetto vicario.
















