ANDRIA - Il senso del progetto è racchiuso nel suo stesso titolo: «Rinascita». È così che l’associazione «In&Young» di Andria, con una fitta rete di partner privati ed istituzionali, ha costruito l’evento «Dimore, fili oltre confini». Una mostra aperta al pubblico in cui sarà raccontato un progetto laboratoriale partito un anno e mezzo fa, e che ha l’ambizione di proseguire nel tempo. Una «Rinascita» per un gruppo di donne, che vivono situazioni di particolare disagio, individuate dall’associazione andriese e seguite da tutor e professioniste del settore moda: Dina Pistillo (direttore creativo), Andrijana Popovic (psicologa) e Santa Scioscio (docente di fashion design). Una “Rinascita” nel segno del recupero di antiche pratiche artigianali come quella del ricamo. Antichi saperi e nuove visioni attraverso un lavoro di ricerca e valorizzazione di identità e territorio.
LA SFIDA «La nostra è stata un’autentica sfida - spiega Emma Monterisi, presidente dell’associazione In&Young -. Abbiamo al centro del nostro progetto le relazioni umane, e le protagoniste sono state 24 donne andriesi che si sono cimentate con l’arte del ricamo, realizzando dei lavori grazie alle lezioni di esperte del settore. Un modo nuovo per approcciarsi al mondo dell’artigianato che sta scomparendo. La tradizione che viene vista con occhi nuovi».
Non sono lavori fini a se stessi, perché il progetto vuole fornire anche sbocchi occupazionali. «Faccio parte di una famiglia di imprenditori che ha sempre creduto e investito su questo territorio – spiega Raffaella Gemiti, founder dell’azienda Cibelle -. Una linea della nostra produzione tessile è dedicata proprio al ricamo e quindi possiamo diventare il collegamento tra la realizzazione di questi lavori e la loro commercializzazione. Del resto, proprio un commerciante americano venuto in azienda da noi nei giorni scorsi, è rimasto colpito dalla bellezza dei ricami realizzati nel progetto, definendoli dei capolavori. Uno di questi per esempio, è un ricamo che riprende i contorni della città di Andria, poi inserito anche nel manifesto della mostra».
LA MOSTRA Partner dell’iniziativa assieme alla Regione Puglia, al Polo per le Arti e la Cultura regionale oltre al Cpia Bat «Gino Strada» sono diversi partner privati tra cui Gemitex, Leonardo Salvemini, Artsmedia e Csa. La mostra con diversi manufatti realizzati nel corso del lungo laboratorio, sarà aperta al pubblico dal 23 aprile a domenica 5 maggio all’interno delle sale del museo diocesano San Riccardo di Andria. Ad inaugurare la mostra sarà l’artista lucana Caterina Pontrandolfo, poliedrica attrice di cinema e teatro.
«La mostra sarà inserita nell’ambito della Fiera d’Aprile – aggiunge la sindaca Giovanna Bruno -. e completa il progetto sostenuto dell’azienda Gucci, che dopo la sfilata internazionale svolta a Castel del Monte due anni fa, ha voluto lasciare il segno sul territorio, sia sul piano ambientale che sociale, recependo le indicazioni dell’amministrazione comunale. Così abbiamo scelto un progetto fatto da donne e che parlasse alle donne. Il nome “Rinascita” perché riannodare quegli strappi e quelle rotture che segnano la vita di ciascuno di noi».