ANDRIA - L’Amministrazione Bruno non ci sta e continua la propria battaglia per impedire la realizzazione della nuova tangenziale. Dopo che il Tar aveva dichiarato nulla la deliberazione del Consiglio comunale del 10 luglio 2023 con la quale la città aveva ribadito il proprio «no» alla bretella sud, adesso si attende con una certa trepidazione la decisione del Consiglio di Stato.
Intanto, c’è un commissario ad acta, che dovrà a breve provvedere all’approvazione della variante urbanistica relativamente al progetto definitivo dell’opera pubblica.
INCOMPATIBILITÀ CON NUOVO OSPEDALE E proprio al commissario si rivolge l’osservazione presentata dal capogruppo del Pd, Michele Di Lorenzo, in merito a due criticità legate alla variante urbanistica per la tangenziale ovest. «In qualità di consigliere comunale e rappresentante dell’associazione Forum Ambientalista, intendo porre all’attenzione del commissario nominato dal Tar per l’approvazione della variante urbanistica due questioni di grande importanza che necessitano di valutazione prima dell’approvazione definitiva - scrive Di Lorenzo nella missiva -. Il primo punto riguarda l’incompatibilità attuale del progetto con la realizzazione del nuovo ospedale. La compresenza delle due opere non rispetta la necessaria fascia di rispetto della zona acustica prevista a favore del nosocomio. Tale problematica, non affrontata in nessuna conferenza di servizi, prefigura un grave rischio di inquinamento acustico che pregiudicherà la salute dei pazienti e il lavoro del personale medico. Trattandosi di norme inderogabili, il problema delle distanze va necessariamente affrontato in sede di variante urbanistica, non essendo possibile risolverlo a posteriori. Si richiede la valutazione della sovrapposizione tra l’area del progetto della tangenziale e l’area di pertinenza dell’ospedale che, così come concepite, non possono coesistere».
NORME COSTRUTTIVE ANTIQUATE «Il secondo punto riguarda le norme costruttive antiquate con cui viene approvato il progetto, non in linea con le recenti normative in materia di sicurezza e di efficienza energetica – proesegue Di Lorenzo -. Il mancato rispetto delle norme tecniche, emanate nel 2018, in materia di sicurezza antisismica e di resistenza al fuoco pone seri problemi sull’aggiornamento progettuale dell’opera, risalente ad oltre dieci anni fa. I rischi connessi alla vetustà della progettazione, anche alla luce del recente incidente verificatosi a Firenze, devono essere oggetto di approfondita verifica in ordine alle più recenti innovazioni legislative».
LE RICHIESTE La presa di posizione del Pd. «Chiediamo la sospensione dell’iter di approvazione del progetto – conclude Di Lorenzo - e l’avvio di una valutazione della corretta localizzazione del progetto in relazione all’area di intervento dell’ospedale, e la revisione del progetto in ottemperanza alle norme costruttive vigenti in materia di sicurezza. Al netto della vicenda giudiziaria pendente dinanzi al Consiglio di Stato, si ritiene opportuno che le criticità sopra menzionate vengano valutate anche in sede di deliberazione commissariale».