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Barletta, omicidio Cilli, la difesa chiede una nuova perizia tecnica

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Barletta, omicidio Cilli, la difesa chiede una nuova perizia tecnica

Aggiornato il processo di appello. Prossima udienza il 10 aprile

Giovedì 15 Febbraio 2024, 11:04

TRANI - Si è aperto con la richiesta di una nuova perizia il processo d’appello per la morte di Michele Cilli, il 24enne barlettano scomparso nel nulla nella notte fra il 15 ed il 16 gennaio del 2021.

A sollecitare il nuovo approfondimento sono stati gli avvocati Francesco Di Marzio e Michele Laforgia, difensori di Dario Sarcina, condannato in primo grado con rito abbreviato a 18 anni e 8 mesi con l’accusa di omicidio volontario.

In sintesi, i legali hanno chiesto alla Corte d’Assise d’Appello di Bari (presidente e relatore Eustacchio Cafaro, a latere Vito Fanizzi) di disporre una nuova perizia tecnica sui filmati di videosorveglianza che – così come sostenuto dalla pubblica accusa – avrebbero immortalato Cilli mentre la sera della scomparsa usciva dal bar Portobello per salire a bordo dell’auto di Sarcina. Così come sostenuto dalla difesa nel corso del primo grado, sul lato passeggero della macchina dell’imputato in realtà non ci sarebbe nessuno. Nel corso dell’udienza di ieri sono stati anche proiettati i filmati in questione.

Ci sono state poi le richieste del sostituto procuratore generale Giannicola Sinisi, il quale ha chiesto alla Corte di far entrare nel processo la perizia sulla presenza del Dna della vittima di un paio di occhiali da vista recuperati dagli investigatori in una campagna dove per alcune ore si era fermato l’imputato Cosimo Damiano Borracino (difeso dagli avvocati Nicola Mastrapasqua e Ruggiero Vitobello), condannato a cinque anni e 8 mesi per la sola ipotesi di occultamento di cadavere. Il gup di Trani Ivan Barlafante aveva però accolto l’eccezione sollevata dalla difesa, la quale ha sostenuto l’inutilizzabilità di quell’accertamento poiché disposto dopo la richiesta di giudizio immediato. In alternativa, la procura generale ha chiesto che venga disposta una nuova perizia sugli occhiali.

La Corte si è riservata su entrambe le richieste e la decisione sarà resa nota nel corso dell’udienza del prossimo 10 aprile.

Secondo la ricostruzione della procura, autore materiale dell’omicidio sarebbe stato Dario Sarcina, mentre l’amico Cosimo Damiano Borraccino lo avrebbe aiutato a sopprimere il cadavere dandogli fuoco. La sera della scomparsa, Cilli si trovava al bar «Portobello» ed è stato visto allontanarsi a bordo della Volkswagen Golf di colore nero insieme a Sarcina.

Le telecamere di videosorveglianza della zona hanno immortalato il percorso dell’utilitaria: l’auto viene ripresa poco dopo fare ingresso in un garage di via Ofanto, in corrispondenza del condominio in cui abita il fratello di Sarcina (persona totalmente estranea alla vicenda). Dopo mezz’ora la Golf lascia il garage per parcheggiare nei pressi dell’abitazione di Cosimo Damiano Borraccino.

Passano ancora pochi minuti e Sarcina torna al bar Portobello - da solo, senza Cilli - per prendere la sua fidanzata ed un’altra coppia. Borraccino, invece, avrebbe riempito una tanica di benzina per poi entrare nel garage di via Ofanto, trattenendosi per pochi minuti. Il gps dell’auto di Borraccino ha poi indicato che lo stesso poi si sarebbe spostato in una zona di campagna, in località Cavaliere, dove sono stati poi ritrovati gli occhiali. Di Michele Cilli da quella sera si perdono tutte le tracce.

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