C’è anche la tranese Giustina Rocca, prima avvocatessa del mondo, tra le 40 protagoniste di “Impavide del Sud”, il nuovo libro di Riccardo Riccardi che scandaglia dall’anno Mille fino al Duemila l’esistenza di alcune donne che hanno cambiato la storia del Mezzogiorno. Saggista, giornalista, studioso, il barese Riccardo Riccardi si occupa, da sempre, degli aspetti meno noti del passato meridionale, indagando meticolosamente su personaggi e famiglie che hanno trasformato l’assetto sociale e civile nel corso del tempo. Con passione, capillare ricerca e certosina pazienza questa volta il massiccio e intenso lavoro è rivolto all’universo femminile, donne coraggiose che hanno sfidato le difficoltà con forza e caparbietà, “luce limpida di una terra amara come la nostra, vittima di soprusi materiali e sentimentali, nella vita pubblica come in quella privata” si legge nella prefazione curata dalla scrittrice Giulia Basile.
“Le impavide del Sud” (Les Flaneurs Edizioni) sarà presentato al Polo Museale Diocesano di Trani sabato 25 novembre alle ore 18.30. Con l’autore interverranno Graziano Urbano direttore della prestigiosa struttura e Lucia De Mari Assessore alla Cultura. L’evento è organizzato dal Polo Museale e dalla Fondazione S.E.C.A. “nel solco della perfetta unità d’intenti finalizzata alla formazione, conoscenza, valorizzazione e promozione della cultura e dell’arte inserite nel contesto della memoria storica e del quotidiano” affermano Isabella Ciccolella e Natale Pagano rispettivamente presidente e fondatore della S.E.C.A. “Nella sezione del Lapidarium del Museo Diocesano – aggiunge Graziano Urbano – è custodita la lastra tombale di Cornelia Palagano, figlia di Giustina Rocca. È una delle più ammirate e fotografate”.
“La nobile figura di Giustina Rocca, avvocatessa e diplomatica va collocata in una Trani a cavallo tra la seconda metà del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento, in Puglia, già a quei tempi ricca di tradizioni nel campo del diritto – scrive Riccardo Riccardi – Sarà sempre ricordata non solo come il primo avvocato donna del mondo ma anche perché si pensa che il suo personaggio abbia ispirato Porzia di Belmonte del Mercante di Venezia di William Shakespeare. Una professionista a tutto tondo, in un contesto lavorativo appannaggio di soli uomini, che, senza venir meno al suo ruolo di madre, ebbe qualità straordinarie: pazienza, preparazione e visione d’insieme delle leggi, delle sentenze e della dottrina”.
Le impavide descritte da Riccardi sono nobili, borghesi, popolane, avventuriere, raggruppate per regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. “Nei miei precedenti lavori, come I Pomarici, L’impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia o I Porro di Andria, mi sono imbattuto – evidenzia Riccardi – in vere e proprie eroine, così ho deciso di dedicare un libro ad alcune di loro”.
“Caparbie e anticonformiste hanno lottato senza emulare nessuno, con personalità e con una propria identità per affermare sé stesse, lasciando una traccia nel mondo letterario, poetico, artistico, politico, religioso, professionale. Hanno inseguito ideali creando le basi per una coscienza femminile più consapevole, indipendente e libera” spiega l’autore. Il libro, curato con amore da un occhio maschile, diviene una “resurrezione dall’oblio” evidenzia Giulia Basile nella premessa. Riportiamo qualche esempio di Impavide: Chiarina Genchi compagna giovinazzese di Felice Garibaldi, Antonietta De Pace icona femminile del Risorgimento, Bona Sforza (duchessa di Bari e Regina di Polonia), Trotula de Ruggiero prima medichessa nella storia, Maria d’Avalos amante del duca di Andria Fabrizio Carafa, Luisa Sanfelice che morì sulla forca per amore, le brigantesse Michelina De Cesare e Marianna Oliverio, Caterina Tufarelli Palumbo prima sindaca d’Italia e ancora Fida Stinchi Moro (madre dello statista Aldo), insegnante, madre, cattolica attivista, giornalista, conferenziera, femminista, meridionalista, e poi, per arrivare ai nostri giorni, Mia Martini una delle voci più intense ed espressive della musica italiana e Maria Carta cantante sarda singolare e indomita.
La data della presentazione del libro al Polo Museale (25 novembre) coincide con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
“Ancora oggi c’è questo oscurantismo nei riguardi della donna che va in parallelo con i disturbi mentali che assillano i carnefici, responsabili dei femminicidi – commenta Riccardo Riccardi - Non si tratta solo di maschilisti, ma di assassini. È assurdo uccidere. C’è ancora molto da fare a livello culturale. Cercherò di portare il mio libro nelle scuole per alimentare l’istruzione degli studenti con figure femminili lungimiranti che hanno trasgredito in positivo raggiungendo traguardi basilari per tutti”.