Sabato 06 Settembre 2025 | 15:14

«La Rems di Spinazzola non è sicura: personale a rischio aggressioni»

 
Paolo Pinnelli

Reporter:

Paolo Pinnelli

«La Rems di Spinazzola non è sicura: personale a rischio aggressioni»

Las Rems di Spinazzola

Matarrese (Fsi-Usae Bat): «La Asl Bat deve tutelare i suoi dipendenti»

Sabato 15 Luglio 2023, 13:27

SPINAZZOLA (Bat) - Personale dipendente nella Rems a rischio: è quanto denuncia il segretario provinciale Fsi-Usae, Antonio Matarrese che ha segnalato «ripetute aggressioni al personale dipendente Asl Bt nell’esercizio delle proprie funzioni nella Rems di Spinazzola» ai i vertici della Asl Bt: dalla direttrice generale, al direttore sanitario aziendale, al direttore area personale, al dirigente dell’unità Operativa Rems, al dirigente professioni sanitarie infermieristiche. Le Rems sono le «Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza», ospitano soggetti con problematiche psichiatriche socialmente pericolosi.

«Nonostante le molteplici richieste di incontro dal nostra sindacato, per discutere delle problematiche non solo del personale del Comparto in servizio presso la Rems di Spinazzola, alla non abbiamo ricevuto alcun riscontro - dice Matarrese - Chiediamo alla Direzione Generale l’adozione di una delibera per il riconoscimento e corresponsione dell’indennità di Rischio tramite l’erogazione di Risorse Aggiuntive o Regionali da far confluire nel fondo per la remunerazione di particolari condizioni di disagio, pericolo o danno al personale in servizio nella Rems di Spinazzola».

«Inoltre - aggiunge il segretario provinciale Fsi-Usae - chiediamo l’applicazione dell’art.2087 del codice civile che vuole che la Asl Bt, nei casi di violenza al personale dipendente nell’esercizio delle proprie funzioni, si faccia carico in toto della tutela legale e peritale nei tre gradi di giudizio; che la Asl Bt integri lo stato di rischio nel DVR e DUVRI (poiché ci sono U.O. che operano con società esterne e organizzazioni esterne in convenzione) e che ci sia, presso la Direzione strategica Aziendale la raccolta dati su questa criticità».

«Chiediamo che venga attuato in tempi strettissimi, un regolamento interno, che disciplina l’accesso alla tutela legale e peritale a titolo gratuito per il dipendente (anche polizze assicurative); che venga data la possibilità al dipendente vittima di violenza durante l’esercizio della propria funzione chiedere eventuali rimborsi alla Asl Bt (o eventuale polizza assicurativa) delle spese mediche e ausili protesici (a titolo di esempio: occhiali da vista, protesi acustiche, protesi dentarie); che venga dato al dipendente vittima di violenza la possibilità di partecipare in orario di servizio a sedute psicoterapeutiche - conclude Antonio Matarrese - e che vengano predisposti attività formativa periodiche e preventive sulla comunicazione per il personale dipendente e predisposte attività formativa pratica ciclica per comportamenti di autodifesa per il personale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)