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Strade provinciali devastate, ma la Provincia Bat è assente

 
Paolo Pinnelli

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Paolo Pinnelli

Strade provinciali devastate, ma la Provincia Bat è assente

«Chiediamo la messa in sicurezza, per ridare dignità ad una zona e ad un territorio, e garantire i livelli minimi di sicurezza stradale»

Sabato 06 Maggio 2023, 18:41

CANOSA - Strade provinciali impercorribili. Ancora di più dopo dopo le ultime piogge. In particolare le strade che vanno verso la zona di Loconia, dalla provinciale per Cefalicchio, a quella che porta a Lamalonga, e comprendendo anche la trafficatissima ex sp 238, sono diventate, per la mancata manutenzione da parte della Provincia Bat, vere e proprie trappole per gli automobilisti e per gli agricoltori che le percorrono. Un danno che si riversa anche sulle aziende della zona.

Uno spiacevole episodio è accaduto martedì sulla Strada Provinciale 143, all’incirca al km 3. La strada è meglio nota come “la Via di Cefalicchio” e a raccontare l’episodio è un irretito - a dir poco - imprenditore agricolo, Sabino Leone, da anni impegnato con la sua azienda familiare nella promozione dei prodotti agricoli in tutto il mondo. E, non a caso, l’episodio ha coinvolto un suo cliente arrivato dalla Thailandia con la sua famiglia . «L’altro giorno, nel primo pomeriggio, presso la nostra azienda, ci ha raggiunto una famiglia thailandese preannunciando l’intenzione di visitare l’azienda ed assistere ad una degustazione del nostro olio extra vergine d’oliva - racconta Sabino Leone - Al loro arrivo però erano in preda al panico: dopo averli accolti e rassicurati abbiamo cercato di capire con loro cosa fosse successo per cercare, nel limite del possibile, di renderci utili in qualche modo». Cosa era accaduto?

La provinciale disastrata (la ex sp 143) aveva fatto la sua “vittima”: una ruota della loro auto era tagliata da parte a parte, ed il cerchio era spaccato.

«Una volta tranquillizzati ci hanno spiegato che, stavano percorrendo la Provinciale con grande attenzione, e, nel tentativo di scansare una delle tante buche presenti sul percorso, in uno di questi slalom azzardati, loro malgrado, sono finiti dentro una di quelle buche, profonde quasi un palmo. Con enorme premura, e con spirito di responsabilità, gli abbiamo dato una mano a contattare l’autonoleggio presso cui avevano noleggiato l’auto in aeroporto. Gli abbiamo chiamato un taxi, che è dovuto arrivare da Andria, per tornare in aeroporto. Abbiamo atteso qui con loro che venisse il carro attrezzi per recuperare l’auto danneggiata. I nostri ospiti non riuscivano a smettere di ringraziarci e noi, che ci siamo limitati a fare solo la nostra parte, eravamo quasi imbarazzati da tanta riconoscenza, ma un po’ ci vergognavamo per lo stato delle nostre strade». «Non è la prima volta che ospitiamo clienti o anche semplici turisti da tutto il mondo che, per nostra fortuna, arrivano per merito dei nostri prodotti. - aggiunge suo figlio Gioacchino - Ogni volta, con incredibile orgoglio e straordinario senso di appartenenza al nostro territorio, siamo felici di aprire le porte della nostra azienda. Li portiamo in giro per le nostre campagne a scoprire i profumi della nostra terra, tra racconti di una storia millenaria pronunciati all’ombra di ulivi secolari».

«Lo facciamo perché siamo fermamente convinti che chi come noi vive e lavora la terra, oltre che custodirla, ha il dovere morale di farla conoscere in tutta la sua bellezza - conclude Sabino Leone - Su questa stessa strada, sulla Provinciale 143, insistono anche altre aziende che come noi hanno a cuore il nostro territorio: aziende agricole, aziende vitivinicole, strutture ricettive, aziende florovivaistiche, aziende estrattive. Sono aziende che, ognuno nel suo settore, rappresentano eccellenze nazionali e internazionali e che hanno scelto convintamente di insediarsi in questa splendida zona. Non stiamo lamentando un danno d’immagine per nostra azienda, visto che questo non è il primo episodio del genere, ma chiediamo semplicemente di “tappare delle buche”. Chiediamo il rifacimento del manto stradale o, almeno, la sua messa in sicurezza, per ridare dignità ad una zona e ad un territorio, garantire a quanti percorrono ogni giorno questa strada, i livelli minimi di sicurezza stradale. Stiamo chiedendo, insomma, semplicemente la normalità».

La segnalazione è stato inviata anche via pec alla sezione manutenzione della Provincia Bat, ma, vista la sordità e indifferenza dell’ente provinciale anche per altre segnalazioni di asfalto dissestato e rotatorie devastate e poco segnalate sulle strade provinciali, come sulla ex 238, forse sarebbe il caso che l’Amministrazione comunale di Canosa prenda un’iniziativa decisa e forte per spingere la Provincia a fare quello che dovrebbe fare. Ma che non fa.

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