BARLETTA - È stata disposta una nuova perizia nell’ambito del processo sull’omicidio di Michele Cilli, il 24enne barlettano di cui si sono perse le tracce dal gennaio 2021.
Il gup del Tribunale di Trani Ivan Barlafante ha disposto che vengano esaminati gli occhiali - che si ritengono essere di Cilli - recuperati dagli investigatori in una compagna dove per alcune ore si era fermato Cosimo Damiano Borracino, il 34enne finito a processo con l’accusa di occultamento di cadavere insieme a Dario Sarcina, presunto killer. Il pm Francesco Aiello aveva già effettuato una perizia sulla presenza del Dna della vittima sugli occhiali, insieme ad altri accertamenti, ma poichè questi sono stati espletati dopo la richiesta di giudizio immediato il gup ne ha dichiarato l’inutilizzabilità, così come chiesto dagli avvocati degli imputati Francesco Di Marzio, Renato Borzone e Nicola Mastrapasqua.
Il giudice, invece, ha ritenuto di procedere in autonomia, nominando un consulente per stabilire la gradazione e il tipo di lente: il confronto con la fattura degli occhiali consentirà di stabilire con certezza se siano appartenuti a CIlli.
Rinvio, dunque, al prossimo 16 gennaio per il giuramento del perito.
È stata inoltre accolta la richiesta per gli imputati di essere giudicati con rito abbreviato: la prima udienza sarà fissata successivamente, in un periodo compreso fra il 30 gennaio e il 5 febbraio.
Di Cilli si sono perse le tracce la notte fra il 15 e il 16 gennaio scorsi. Il ragazzo aveva trascorso la serata con alcuni amici in un bar per poi allontanarsi a bordo di un’auto guidata da Sarcina. Gli inquirenti ne hanno ricostruito dettagliatamente il tragitto attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate lungo le strade. Sarcina era tornato poco dopo in quel bar senza Cilli. Poi la polizia di Barletta e gli agenti della squadra mobile hanno seguito gli spostamenti delle auto coinvolte, ricostruiti attraverso i loro segnali gps e le celle telefoniche agganciate dai telefoni che, nei giorni successivi, avrebbero portato la polizia a trovare quelli che vengono ritenuti essere gli abiti di Borraccino, abbandonati sulle sponde dell’Ofanto, portati lì da un’altra persona e con una terza autovettura, e gli occhiali di Cilli, nei pressi di Montaltino.
Fra i due, secondo l’accusa, vi erano «pregressi dissapori». Sarcina e Borraccino furono arrestati il 22 marzo scorso. Pare che il presunto killer tre anni prima avesse minacciato Cilli di morte.
In occasione degli interrogatori di garanzia, Sarcina si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Borracino si è proclamato innocente.
I familiari di Michele Cilli si sono costituiti parte civile con l’avvocato Michele Cocchiarole.